“Tutte le regioni, tranne qualche malumore da parte di due o tre regioni del Nord, sono con Renzi sul fatto che occorra superare di fatto accordi precedenti sui migranti in Europa”, lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, al termine dell’incontro a Roma. “L’Italia è molto indietro sull’accoglienza – ha aggiunto – viviamo in un disordine approssimativo nel quale poi regioni e comuni devono compensare le carenze dello Stato. Il governo deve prendere in mano vicenda per evitare lo scaricabarile e prima che regioni e comuni rimangano con il cerino in mano”.
Pigliaru ha ricordato le proposte delle Regioni sugli hub di prima accoglienza, sulla celerità delle procedure di richiesta di asilo e sulla “diluizione” dei migranti fra i Comuni. “Piccoli numeri possono essere gestiti con molta efficienza – ha spiegato – e ci servono più Comuni che vogliano partecipare: oggi sono pochi anche in Sardegna. La proposta è quella di prevedere un premio che può essere un patto stabilità più flessibile”.
Tra 15 giorni è previsto un nuovo incontro per definire le proposte operative. Infine Pigliaru ha osservato che “quest’anno a giugno siamo nello stesso ordine di grandezza dello scorso anno: i migranti erano 59 mila 2014, mentre finora ne sono arrivati 61 mila. Basti pensare che la Baviera ha più migranti dell’intera Italia. In Sardegna – ha concluso – siamo dentro gli accordi del 2014, vicino al 2,5% rispetto alla popolazione residente e abbiamo anche qualche spazio”.