“Con tutto il rispetto, il Veneto non è la Campania, la Puglia, la Sardegna o la Toscana: è molto di più, ha un valore che va oltre quello delle altre regioni”. Si accende lo scontro sulle parole di Alberto Villanova, capogruppo Lega in Consiglio regionale nel Veneto. In questi giorni la Regione del Nord-est è al centro di uno scontro tutto interno al centrodestra. Polemica sullo stop al terzo mandato per i governatori – che la Lega vorrebbe per blindare Luca Zaia, mentre Giorgia Meloni è ormai esplicita nel dire che vorrebbe Fdi a guida della Regione – e la possibilità ormai dichiarata apertamente della Liga Veneta di correre in solitaria nel caso il Veneto non rimanesse al Carroccio.
Alle parole di Villanova replica Emanuele Matta, M5s: “La Lega finalmente esce allo scoperto affermando ciò in cui crede davvero: la Sardegna è una Regione di serie B rispetto al Veneto. Queste affermazioni, oltre che essere vergognose e qualificare chi le afferma, svelano l’egoismo di chi, troppo spesso, dimentica che ogni regione d’Italia ha il proprio valore e la propria unicità. La Lega – prosegue il consigliere regionale – si conferma un partito che non ha minimamente a cuore l’interesse della nostra Regione, non solo per come ha governato la Sardegna negli ultimi 5 anni, ma soprattutto per la scarsa considerazione che dimostra nei confronti del nostro popolo. Invece di continuare a cercare di impartire lezioni di moralità alla Presidente Todde, i colleghi leghisti sardi farebbero meglio a volgere lo sguardo in casa propria e spiegare ai loro compagni che la Sardegna non è inferiore a nessuno. Attendiamo adesso che qualche esponente leghista sardo, se ancora ci sono, prenda le distanze da quanto affermato dal loro collega di partito”.
“Al capogruppo della Lega/Liga Veneta che dice che il Veneto “è molto di più” della Sardegna – dice Franciscu Sedda di A Innantis – bisogna semplicemente rispondere – a parole e nei fatti – che la Sardegna non è né più né meno ma è semplicemente diversa: la Sardegna è una nazione mediterranea, europea, solidale, anti-razzista, aperta, progressista e non si abbassa a compararsi con i giochini italici del regionalismo egoista, perché è impegnata dentro e fuori del suo parlamento a ritrovare la strada della sua piena autodeterminazione ed emancipazione, natzionale e sociale”.