Il nuovo corso dell’Igea, la società in house della Regione, titolare della maggior parte delle concessioni minerarie della Sardegna, è iniziato. Oggi il primo incontro operativo tra l’assessore all’Industria, Emanuele Cani, l’amministratore unico Salvatore Mattana e i segretari territoriali e regionali di Cgil, Cisl e Uil.
Punto primo da affrontare, come è stato sottolineato nel corso della riunione, “il rilancio della missione della società e l’esigenza di superare ritardi e criticità accumulati in questi anni”. Tra questi c’è la questione delle bonifiche. Inoltre “deve essere rafforzata la presenza nei territori”. Tra le altre questioni da risolvere alcuni problemi interni come sottolineato dall’amministratore unico. “La società, che è sana e con grandi potenzialità – sottolineano dalla Regione -, oggi è priva di un piano industriale e deve procedere in tempi brevi all’esame e alla approvazione di 4 bilanci non approvati dal 2020 al 2023. Su questi aspetti l’amministratore unico ha illustrato nel dettaglio date e tappe imminenti con cui andranno a risoluzione questi passaggi formali”.
Tra le altre problematiche, è emersa la necessità di “definire un nuovo modello organizzativo e di ricostruire la pianta organica ridotta oggi a poche figure che con dedizione e professionalità svolgono il loro lavora, ma con una esigenza di nuove figure apicali e specializzate di cui la società ha bisogno“. I sindacati hanno quindi posto l’accento su l’esigenza di accelerare i processi e realizzare, con un organico ridefinito e ampliato, non solo i progetti in ritardo, ma ridefinire con nuove idee e nuove risorse un programma di rilancio della società.
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