Il deputato-pastore cerca voti per sé e Di Maio: “Partecipate al bando sul fotovoltaico”

Luciano Cadeddu, il deputato-pastore che sembra uscito dai radar, è tornato a farsi sentire. Non fosse altro che è di nuovo candidato: nel collegio proporzionale è capolista in Senato di Impegno civico-Cd, la lista che Luigi Di Maio ha fatto con il Centro democratico di Bruno Tabacci.

Nel 2018 Cadeddu venne eletto con gli M5s. Poi, qualche mese fa, la fuga dal movimento per seguirte Di Maio. “A partire dal 27 settembre – si legge in una nota – sarà possibile presentare domanda al bando Agrisolare che metterà a disposizione gli incentivi e le agevolazioni previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnnr). A disposizione, con una procedura a sportello e fino all’esaurimento dei fondi, ci sono 1,5 miliardi di euro destinati a imprenditori agricoli, singoli e associati, alle cooperative e alle imprese agroindustriali per installare sui tetti dei fabbricati strumentali all’attività agricola impianti fotovoltaici“.

Fa notare Cadeddu: “Ciò permetterà non solo di abbattere il costo dell’energia delle singole imprese ma anche di riqualificare le strutture sia rimuovendo l’amianto sia isolando termicamente i tetti sia realizzando sistemi di aerazione che contribuiscono al benessere animale. Il provvedimento, atteso dal comparto primario, risponde alle esigenze delle imprese in un’ottica di economia circolare e preserva il suolo che deve essere destinato alla produzione agricola e, solo in ultimissima istanza, ad altro. Ma, soprattutto, diventa cruciale in un momento di caro-bollette che mette a durissima prova le nostre imprese agroalimentari”.

Il bando funziona per quote di agevolazione. “In Sardegna quella massima erogabile sarà pari al 50 per cento“, così come in Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, mentre nel resto d’Italia il contributo pubblico coprirà il 40 per cento dei costi sostenuti. Cadeddu precisa che è prevista una “maggiorazione di 20 punti percentuali per i giovani agricoltori o per gli agricoltori insediati nei cinque anni precedenti; per gli investimenti collettivi, come impianti di magazzinaggio utilizzati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita; per gli investimenti in zone soggette a vincoli naturali. Infine sarà possibile ottenere l’erogazione di un anticipo del 30 per cento della domanda di contributo”. 

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