Ignazio Locci è il nuovo presidente del Consiglio delle autonomie locali. Battuto Graziano Milia per due voti

Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, è il nuovo presidente del Consiglio delle autonomie locali della Sardegna, dopo i tre anni alla guida dell’organismo di Paola Secci, prima cittadina di Sestu.

Locci, espressione del centrodestra, è stato eletto stamane nell’aula del Consiglio regionale, superando di due preferenze lo sfidante Graziano Milia, sindaco di Quartu e storico esponente del centrosinistra isolano. Diciassette a quindici il risultato al ballottaggio nella terza e decisiva votazione. 

“Ripartiamo dal lavoro fatto da chi mi ha preceduto, Paola Secci, e lavoreremo per favorire una corretta e leale collaborazione tra il Consiglio regionale, la giunta e l’intero sistema degli Enti locali della Sardegna”. Queste le prime parole di Locci. Tra le priorità individuate nel suo mandato, il sindaco di Sant’Antioco, intervenuto in aula, sottolinea l’importanza del progetto dell’Einstein Telescope, “una sfida nella quale i sindaci dovranno dimostrare il loro protagonismo. È un’occasione storica per la nostra isola, non possiamo mancarla”. Spazio naturalmente alle battaglie storiche del Cal: “Bisogna mirare alla realizzazione di un vero testo unico degli enti locali sardi, per affermare la nostra autonomia, per costruirla veramente”. Concetti ribaditi dal sindaco davanti alle telecamere e ai taccuini dei cronisti: “Raccogliamo il testimone di un buon lavoro che si stava portando avanti, per costruire una piattaforma comune che sia utile ai cittadini della Sardegna”.

Per quanto riguarda la contrapposizione politica registrata nel voto, “non ho visto imposizioni di candidati- sottolinea Locci-. Ciascuno di noi si è confrontato con le anime e le sensibilità da cui proviene, è chiaro che ci sono 35 amministratori locali con le proprie appartenenze. Siamo comunque tutti ben consapevoli che rappresentiamo istituzioni, e non portiamo magliette di tifoserie”. Diversa la lettura dello sfidante sconfitto: “Deluso? Assolutamente no- spiega Milia-. D’altronde è una cosa che avevo già fatto, solitamente le delusioni si provano quando si cerca di fare qualcosa che non si è mai fatto. Io- ricorda- ho dato la disponibilità a un gruppo di sindaci che mi aveva chiesto di mettermi a disposizione, e, credo, di aver fatto bene. È stato comunque eletto un presidente capace, Ignazio Locci”. Piuttosto, rimarca Milia, “quello che a mio giudizio stride molto con lo spirito anche del lavoro che dovrebbe svolgere il Consiglio delle autonomie locali, è che questa elezione è stata vissuta come un fatto politico, meramente politico e di parte. Il centrodestra ha voluto imporre il proprio candidato senza neanche ragionare, e credo che questo sia un errore. Però c’è tempo per recuperare, e mi auguro che Locci abbia questa capacità”.

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