Sale la tensione a Campo Pisano (Iglesias), nell’area mineraria dell’Igea, dove questa mattina gli operai della società in house della Regione hanno organizzato un sit-in per chiedere il pagamento degli stipendi arretrati. Conclusa l’assemblea, alla presenza dei sindacati, un lavoratore si è arrampicato su una torretta di 35 metri. Sembrava un gesto isolato. Invece fin lassù è salito un secondo operaio. ”Ho parlato con loro – ha spiegato all’Ansa Marco Diana, un dipendente Igea -: i miei colleghi chiedono di incontrare subito qui l’assessore dell’Industria (Maria Grazia Piras). Uno dei due ha detto che in mancanza di risposte entro 12 ore minaccia di buttarsi“.
La protesta davanti ai cancelli dell’Igea di Iglesias è cominciata di mattina preso. Poi la decisione del primo operaio di non fermarsi al sit-in: l’uomo, che non prende lo stipendio da cinque mesi, ha raggiunto la torretta che sovrasta l’area denominata Pozzo 2, dove c’è un serbatoio d’acqua. All’inizio i sindacati hanno minimizzato, parlando di “azione individuale e spontanea”, ma poi un secondo lavoratore ha deciso seguire il collega.
L’assessore Piras. “Sul caso Igea la Regione vuole tranquillizzare i lavoratori, ribadendo la propria posizione: nessuno vuole che Igea chiuda, anzi indirizziamo le nostre energie affinché la stessa società possa garantire lamanutenzione dei siti minerari e le bonifiche”. A dirlo, in risposta alla protesta dei lavoratori di quest’oggi, è l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras. Rassicurazioni già date, in occasione dell’incontro a Cagliari lo scorso 10 settembre, alle rappresentanze delle RSU e ai sindacati regionali e territoriali, al tavolo per fare il punto sulla vicenda che riguarda la società in house della Regione attualmente in liquidazione. “Le nostre posizioni non sono cambiate in cinque giorni – sottolinea l’assessore Piras-, la Regione vuole mettere l’azienda nelle condizioni di operare in un clima di sostenibilità gestionale e finanziaria”.
Il piano industriale. “Restiamo in attesa di conoscere i dettagli del Piano industriale che sarà redatto dal commissario liquidatore in tempi rapidi. Nei prossimi giorni – dice l’esponente della giunta Pigliaru- valuteremo con le organizzazioni sindacali i primi assetti organizzativi necessari per il rilancio delle attività. Intanto, grazie alla stipula della convenzione triennale con l’assessorato per la custodia e la messa in sicurezza delle miniere e le vecchie convenzioni di bonifica, Igea ha attualmente 48 milioni di lavori da svolgere: il percorso intrapreso non è semplice, ma siamo fiduciosi”.