Giunta Pigliaru, Raffaele Paci verso l’assessorato alla Programmazione

C’è una prima casella che si riempie nella giunta di Francesco Pigliaru: l’economista Raffaele Paci viene ormai considerato l’assessore in pectore alla Programmazione, scelto proprio dal neogovernatore. Salgono anche le quotazioni di Cristiano Erriu, il Pd di area Fadda, dato in pole per guidare gli Enti locali e l’Urbanistica. Proseguono intanto gli incontri bilaterali tra Pigliaru e gli undici partiti della coalizione. Il nuovo presidente della Giunta ne avrà fino a lunedì. Il ritardo nella proclamazione degli eletti garantisce al centrosinistra qualche giorno in più di riflessione.

NOMINA SICURAPaci, dunque, si appresta a diventare il braccio destro di Pigliaru in Regione. I due, del resto, sono un tandem consolidato: economisti entrambi, docenti universitari entrambi, insieme anche nell’avventura del Crenos (Centro studi economici Nord Sud), fondato proprio dai due professori. E in Regione la sintonia tra presidenza della Giunta e assessorato alla Programmazione è indispensabile, visto che la delega comporta proprio la gestione di tutte le risorse, in bilancio e in cassa. Quindi serve un esperto che, al pari di Pigliaru, abbia una visione d’insieme sulla macchina amministrativa. Un profilo, appunto, che fa al caso di Paci.

L’URBANISTICA – Nel toto-assessori sembra probabile anche la nomina di Erriu, eventualmente destinato all’Urbanistica e agli Enti locali. Pigliaru, come noto, ha chiesto competenze professionali e politiche. Criteri che per Erriu diventano un abito sartoriale: il democratico è infatti sindaco di Santadi e presidente dell’Anci Sardegna (l’associazione dei Comuni). Conosce quindi i problemi dei territori.

IL RESTO DELLA SQUADRA – Quando alle altre deleghe, circolano tante ipotesi, ma i ben informati dicono che la quadratura del cerchio sia lontana. Anche perché il lavoro da fare è ancora tanto: ci vorrà una riunione di coalizione per decidere come i partiti si divideranno gli assessorati, sempre secondo i criteri fissati dal neogovernatore. Ma il tavolo del centrosinistra non sarà aperto prima della prossima settimana, quando Pigliaru avrà concluso gli incontri bilaterali.

IL METODO – Di certo lo schema non cambia: in base al risultato elettorale, il Pd (22,06 per cento di consensi) dovrebbe prendere 5 assessorati più la presidenza della Consiglio. Due deleghe le avrà invece Sel (5,18 per cento). Una a testa per Partito dei Sardi (2,66), RossoMori (2,63), Centro democratico (2,11) e Sinistra Sarda (2,03).  Resta la dodicesima che sarà appunto prerogativa di Pigliaru, e il presidente l’ha ipoteca con Paci. Tuttavia, potrebbe succedere che al governatore spettino due scelte e, se così fosse, gli assessorati del Pd scenderebbero quattro.

GIORNATA DI INCONTRI – Oggi è stata una giornata di vertici. Nella sede del comitato elettorale, in via XX Settembre a Cagliari, Pigliaru ha incontrato il Centro Democratico. La delegazione era capeggiata dal leader Roberto Capelli. Ma nei giorni scorsi Pigliaru ha visto, nell’ordine, Partito dei sardi, RossoMori e Sinistra Sarda. Capelli è soddisfatto: “L’incontro è stato davvero proficuo, col presidente abbiamo discusso il metodo di scelta degli assessori, convergendo sul fatto che competenze professionali e politiche debbano andare di pari passo”.

IL PD – Il Partito democratico, dal canto suo, si è ritrovato questa mattina nella sede di via Emilia. Ma di Giunta si è parlato poco. La discussione ha ruotato intorno ai prossimi appuntamenti congressuali, perché in primavera la Sardegna deve scegliere il successore di Silvio Lai. Di certo, il Pd con Pigliaru ha già dialogato nei giorni scorsi e comunque i contatti non si sono mai fermati. Non solo: per tutta una serie di equilibri interni al partito, con l’esclusione di Paolo Fadda dal governo Renzi potrebbe succedere che alla corrente dell’ormai ex sottosegretario alla Sanità spetti una delle prime scelte in Giunta, proprio per compensare la mancata riconferma romana. E questo elemento blinda in qualche modo la nomina di Erriu. Ma non va nemmeno dimenticato che le urne del 16 febbraio hanno premiato pure l’area Soru, la quale potrebbe indicare l’assessore alla Sanità, altra delega considerata ‘pesante’. Il gruppo di Cabras, ugualmente andato molto bene in queste Regionali, dovrebbe mettere la prima bandierina sulla presidenza del Consiglio.

ASSETTI IN AULA – E a proposito della guida dell’Assemblea, il più titolato resta Gianfranco Ganau, il sindaco di Sassari che però è stato rinviato a giudizio pochi giorni fa per abuso d’ufficio. Tuttavia, se Francesca Barracciu, indagata per i fondi ai gruppi, è stata nominata sottosegretario da Matteo Renzi, significa che il premier sta seguendo alla lettera il Codice etico del partito: per chi ha ricevuto avvisi di garanzia o rinvii a giudizio , non ci sono preclusioni negli incarichi. Insomma, Ganau, di area Cabras, resta in corsa a tutti gli effetti. Peraltro: per legge può continuare a fare il sindaco sino a quando non si riunirà il Consiglio. Poi scatta l’incompatibilità che dovrà essere votata dall’assemblea comunale. La quale potrà esprimersi entro il 31 marzo, e in questo caso si voterà già a maggio. Diversamente le amministrative si faranno il prossimo anno e al posto di Ganau guiderà il Comune il vice Gavino Zirattu.

Alessandra Carta

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share