Approvazione unanime, da parte della Seconda commissione presieduta dalla consigliera Camilla Soru (Pd), dei programmi per l’annualità 2025 della Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Irene Testa, e quello della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Puligheddu. Nel corso delle due distinte audizioni le due garanti hanno illustrato l’attività svolta, le finalità dell’istituto di garanzia e delineato la programmazione futura.
Detenuti
Irene Testa non ha mancato di porre in evidenza le criticità che caratterizzano il sistema penitenziario nell’Isola, ad incominciare dal sovraffollamento delle strutture (Uta e Bancali, in particolare), dal malfunzionamento di impianti e servizi, fino alla carenza di personale medico che assicuri la dovuta assistenza sanitaria ai detenuti. Una particolare sottolineatura ha riguardato inoltre le cosiddette colonie penali (Is Arenas, Mamone e Isili) con riferimento all’opportunità di una loro valorizzazione per ciò che attiene i positivi aspetti della rieducazione ed anche in ordine allo sviluppo delle aziende agricole che vi operano.
Il fabbisogno finanziario che ha ottenuto il via libera del parlamentino del Lavoro e della Istruzione ammonta a 90mila euro e ricomprende 9 attività ed obiettivi strategici: migliorare le condizioni di vita nei luoghi di detenzione (focus sull’adeguamento delle strutture per garantire il rispetto della dignità umana e degli standard minimi internazionali); accesso ai diritti fondamentali (iniziative per assicurare il diritto alla salute, all’istruzione e alla formazione professionale per le persone private della libertà); reinserimento sociale (implementazione di programmi per il reinserimento lavorativo e sociale al termine della detenzione).
La presidente della commissione ha quindi comunicato la volontà della commissione di promuovere, anche in collaborazione con la garante, visite e sopralluoghi negli istituiti penitenziari della Sardegna.
Infanzia
La Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Puligheddu, ha ripercorso le attività dell’anno che va a concludersi ed ha illustrato con puntualità gli impegni per il 2025, portati a sintesi nel documento di programmazione che riporta come titolo “La rete dei diritti”, a voler sottolineare anche l’importanza della collaborazione interistituzionale per l’implementazione di misure di inclusione sociale per combattere diseguaglianze e vulnerabilità.
Il fabbisogno dell’ufficio della garante per il 2025 ammonta a 10mila euro, conta tre ambiti di applicazione (l’educazione, l’istruzione e il benessere) e 11 linee di priorità. Tra queste particolare rilievo è attribuito al cosiddetto “interesse superiore e prevalente dei minori”; alla partecipazione dei minori; all’istituzione di una consulta regionale; al consolidamento e al potenziamento di progetti già avviati; alla promozione dell’istituto dell’affido familiare; alla tutela dei diritti dei più svantaggiati, alla pubblicazione degli atti degli stati generali dell’infanzia.
Per ciascuna delle priorità individuate sono state quindi illustrate le azioni con il crono programma.