Il centrosinistra in Consiglio regionale pronto alle barricate per chiedere che il G7 si svolga a La Maddalena e non in Sicilia. “Se il summit dovesse essere spostato in Sicilia faremo la nostra parte fino in fondo, rivendicando il diritto di La Maddalena di vedere riqualificate le strutture – osserva il capogruppo Pd, Pietro Cocco -. Uno scippo l’abbiamo già subito da Berlusconi, non vorremmo subirlo anche da Renzi”.
A ribadire l’importanza della riqualificazione delle strutture anche l’esponente Upc, Pierfranmco Zanchetta, mentre secondo l’assessore dei Lavori Pubblici e leader del Partito dei Sardi, Paolo Maninchedda, “la fuga da La Maddalena ha del clamoroso. I giornali di avant’ieri dicevano che il G7 andrà in Sicilia per ragioni di sicurezza. Qui siamo di fronte a ragioni di potere, di puro potere – osserva nel suo blog -. Ovviamente ci sarà l’ennesimo annuncio mendace del Governo italiano: ‘Il Governo stanzierà i soldi per mettere a posto La Maddalena’. E da dove li tirerà fuori, se non ha neanche le lacrime per piangere? La beffa forse sarà che i soldi saranno quelli dei Fondi di Sviluppo e Coesione della Sardegna: l’Isola pagherà i danni fatti dallo Stato. Datemi retta, mandiamoli al diavolo. A noi serve libertà, non elemosina – conclude -. Mi diano una legge speciale con poteri commissariali per la Gallura, La Maddalena e per le zone alluvionate, loro non ci mettano neanche un euro e io sono sicuro di mettere tutto a posto con i nostri soldi e con capitali privati chiamati a gare pulite, trasparenti, ma rapide e efficienti. Provare per credere”.