G7 a Cagliari, le sfide del lavoro dall’intelligenza artificale alle misure per i più fragili

Dall’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro all’invecchiamento partecipativo sino all’inclusione delle persone fragili. Sono i temi al centro del G7 che per tre giorni è in programma a Cagliari. Dall’11 al 13 la ministra del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone accoglierà i suoi omologhi del G7, il commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali, nonché il direttore generale dell’Oil, il direttore per l’occupazione, dell’Ocse e i rappresentanti di Business 7 e Labour 7, così come i rappresentanti di Civil 7, Women 7 e Youth 7.

“Al G7 parleremo essenzialmente di lavoro e di come il lavoro verrà svolto nel futuro – ha anticipato la ministra a margine dell’appuntamento a Cagliari organizzato dall’ordine dei Consulenti del lavoro -. Partendo da da quello che poi è il documento che è stato approvato dal vertice dei capi di stato di governo in Puglia a giugno, parliamo di intelligenza artificiale, dell’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro”. L’esponente del Governo nazionale ha poi indicato un motivo in più per cui il G7 “è importante” che si svolga in Sardegna. “Uno dei temi che tratteremo insieme all’intelligenza artificiale sarà quello dell’invecchiamento delle popolazioni che vivono nei paesi del G7 e in generale dell’invecchiamento attivo della popolazione in una delle regioni delle cinque zone blu della nostra terra la Sardegna che è anche la patria dei centenari”.

E poi una delle sfide più importanti. “Siamo impegnati e speriamo di portare il progetto di Einstein Telescope“. E benché i dati Istat relativi all’ultimo rapporto trimestrale registrino una crescita sul numero di occupati e una diminuzione del numero di disoccupati, restano aperte diverse criticità. “ Sono tante le vertenze che giorno dopo giorno dobbiamo affrontare con carattere d’urgenza affinché i lavoratori abbiano un sostegno e possano essere formati e ricollocati nel più breve tempo possibile – ha sottolineato l’assessora regionale al Lavoro, Desirè Manca -. Il quadro che ci siamo trovati davanti al nostro insediamento non è roseo, ma sin da subito abbiamo pensato a portare avanti dei progetti nuovi e ambiziosi, capaci di portare la Sardegna al passo con le altre regioni d’Italia”.

L’esponente dell’esecutivo ha poi aggiunto: “Tra le misure più importanti che l’assessorato ha messo a punto, approvate dalla Giunta, voglio citarne due in particolare: i bonus occupazionali, che daranno la possibilità alle imprese di poter assumere disoccupati con uno sgravio sul costo del lavoro del 50 per cento e la misura cosiddetta Filo Sardegna. Un nome scelto non a caso, che richiama proprio quel filo conduttore che finora è mancato tra impresa, agenzie formative e mercato del lavoro. In un mondo che corre veloce e guarda al futuro i corsi di formazione hanno infatti necessità di essere implementati. Pertanto ben vengano quelli attivati finora, improntati alla formazione classica nel campo della cura della persona, dell’estetica o della meccanica, ma dobbiamo anche pensare a corsi di formazione che puntino alle competenze digitali e all’intelligenza artificiale”. Non meno importante l’attenzione ai fragili, “ovvero a tutti coloro che a causa di una disabilità non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro”. “La prima delibera proposta da questo assessorato – conclude -, infatti, punta in primis a scardinare il pregiudizio a livello sociale destinando una serie di incentivi e contributi alle imprese che assumono persone con disabilità. Con la collaborazione tra tutte le parti coinvolte e interessate al mondo del lavoro sono certa otterremo risultati tangibili”.

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