Fusione aeroporti del Nord Sardegna, l’opposizione attacca: “Solinas tace ancora”

Il dibattito in Consiglio sulla fusione degli aeroporti di Olbia e Alghero – e la privatizzazione di quello cagliaritano – non porta a una posizione unitaria. Le forze politiche sono d’accordo solo su una cosa: la Regione deve avere un peso nella gestione dei tre aeroporti e non può lasciare in mano ai privati le scelte sullo sviluppo futuro della Sardegna in chiave di mobilità. L’opposizione punta il dito anche contro il presidente della Regione, Christian Solinas, la cui assenza è stata sottolineata durante il dibattito più volte dagli esponenti della minoranza, ma anche dai banchi del centrodestra.

I partiti sono divisi sulle modalità, il peso e l’esercizio delle prerogative della Regione dopo cinque ore di confronto in Aula. Solinas ha lasciato la palla all’assessore ai Trasporti, Antonio Moro, che ha ripercorso le ultime fasi dei rapporti tra l’amministrazione regionale e i vertici delle società di gestione degli scali e il fondo di investimento F2i, poi il lungo dibattito e la replica nella quale ha chiarito ulteriormente la linea adottata dall’assessorato, “a nome di tutta la Giunta regionale”. Per l’assessore “è importante che la Regione detenga almeno il 10 per cento delle azioni, perché ha così la possibilità di richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci”. Critiche e dubbi dalla minoranza, a partire da Massimo Zedda (Progressisiti) che ha attaccato il governatore Solinas: “Impossibile pensare che non sapesse quanto stava accadendo: se fosse così vorrebbe dire che le istituzioni non contano nulla, perché nessun privato, piccolo o grande, agirebbe senza interlocuzioni istituzionali”. Il M5s segue la linea, Roberto Li Gioi ha definito quello di Solinas “un comportamento inqualificabile, si è disinteressato per anni del settore dei trasporti in Sardegna”.

Le scintille si sono accese sulle parole di Giuseppe Meloni, consigliere Dem gallurese che ha sottolineato come l’assessore “a marzo era favorevole all’operazione e ora ha compiuto una giravolta”. Nelle fila della maggioranza qualche scostamento dalla linea della Giunta arriva da Alessandra Zedda e Marco Tedde di Forza Italia. “Nessun pregiudizio sui privati, ma se privatizzazione deve essere – ha spiegato Zedda -, che avvenga secondo le norme vigenti nazionali e comunitarie con una opinione pubblica consapevole ed informata”. L’ex sindaco di Alghero si rivolge Solinas: “È chiaro che il presidente deve indicare la direzione e sono sicuro che lo farà”. Al termine del dibattito e di una veloce riunione dei capigruppo il presidente dell’Assemblea, Michele Pais, non ha potuto far altro che certificare la “cristallizzazione” delle posizioni politiche e il ‘nulla di fatto’ senza alcuna proposta di un documento ufficiale e unitario.

“Le posizioni sono estremamente chiare: il Consiglio regionale ha dato una rappresentazione di ciò che le forze politiche e i singoli consiglieri hanno liberamente espresso”, ha detto poi Moro a margine del convegno sul futuro della continuità territoriale organizzato a Cagliari dalla Fit Cisl. “La posizione della Giunta è molto chiara, così come quella della maggioranza e registro anche da parte di alcuni gruppi dell’opposizione una condivisione nel mantenere fermo un punto – ha aggiunto Moro -: la Regione non può essere estromessa dalle gestioni aeroportuali e deve essere riconosciuto il ruolo di vigilanza, controllo e indirizzo che le deriva dall’essere Regione autonoma, che contribuisce ogni anno in termini di risorse economiche straordinarie alle gestioni degli aeroporti”. Non cambia la posizione dell’esponente della Giunta Solinas, che parla a nome di tutto l’esecutivo: “Io sono fermo nel mantenere una posizione di principio, una posizione politica nell’interesse della Sardegna: la rete dei trasporti sardi non significa il monopolio dei trasporti sardi”.

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