Forte accelerazione in Sardegna nell’attuazione del programma regionale del Fondo sociale europeo plus (Fse+) 2021/2027, con un incremento significativo, pari a quasi il 90%, degli importi programmati solo nella seconda metà dell’anno. Questo progresso è stato sottolineato oggi durante la riunione plenaria del Comitato di sorveglianza del Pr Fse+ Sardegna, tenutasi a Cagliari, alla presenza di rappresentanti della Regione, della Commissione Europea, dei ministeri competenti e del Partenariato economico e sociale.
L’assessora del Lavoro, Desirè Manca, ha dichiarato: “Il Fondo sociale europeo è cruciale perché permette di investire direttamente sui cittadini, specialmente per salvaguardare e migliorare la qualità della vita delle fasce più fragili della popolazione. Nel 2024 c’è stata una svolta fondamentale nella programmazione, con un incremento del 90% degli importi destinati. Questo dimostra l’impegno della giunta regionale e della presidente Todde nel rispondere ai bisogni delle persone”. Manca ha inoltre sottolineato che nel 2024 sono stati pubblicati 15 dei 34 avvisi complessivi, raddoppiando i fondi programmati. Per il 2025, l’obiettivo sarà continuare a riprogrammare le risorse, incrementando quelle destinate all’inclusione sociale e al contrasto alla povertà.
Eugenio Annicchiarico, Autorità di gestione del programma, ha evidenziato che nel 2025 si punta al raggiungimento del primo obiettivo di spesa, fissato a 101 milioni di euro. “L’attuazione del programma è in piena coerenza con il Pilastro europeo dei diritti sociali e con le raccomandazioni specifiche per l’Italia del 2024,” ha aggiunto Annicchiarico.
Paolo Rizzo, della Direzione generale occupazione affari sociali e inclusione della Commissione Europea, ha sottolineato l’importanza del monitoraggio: “Attraverso il Comitato di Sorveglianza verifichiamo la distribuzione dei fondi tra le priorità come occupazione, inclusione sociale, istruzione e formazione. Un esempio di complementarità con il Pnrr è il programma Goal, che sostiene persone lontane dal mercato del lavoro, compresi disoccupati e soggetti ai margini.”
Durante il 2024, il Fse+ ha pubblicato 18 avvisi per un totale di 139 milioni di euro, con interventi destinati all’occupazione, alla formazione e all’inclusione sociale. Tra le iniziative più significative, spiccano il programma So.La.Re. per il reinserimento lavorativo, incentivi per i lavoratori a rischio esclusione e misure di sostegno per le persone con disabilità.
Il 2025 sarà un anno cruciale per l’attuazione del programma, con una spesa prevista di oltre 107 milioni di euro, destinati principalmente all’occupazione e alla formazione, settori considerati essenziali per la crescita economica del territorio. Tuttavia, il monitoraggio dei target intermedi evidenzia la necessità di ulteriori interventi, specialmente per favorire l’inserimento dei giovani e dei lavoratori autonomi.
Nonostante i progressi, il tasso di povertà relativa in Sardegna rimane preoccupante, attestandosi al 19,4%, superiore alla media nazionale. Questo dato sottolinea l’urgenza di potenziare le misure di contrasto alla povertà, tema centrale anche per la riprogrammazione delle risorse del 2025.
La seconda parte della riunione ha riguardato la chiusura del Por Fse 2014-2020, che ha visto risultati positivi, con una spesa certificata superiore ai 374 milioni di euro e un’implementazione delle misure che ha coinvolto oltre 34.000 disoccupati e più di 321.000 beneficiari in percorsi di istruzione e formazione. La chiusura ufficiale del programma è prevista entro il 2026, con la trasmissione della documentazione finale alla Commissione Europea.
La riunione si è conclusa con un focus sulla comunicazione e diffusione dei risultati, evidenziando come l’azione del Programma sia in linea con le strategie di crescita inclusiva e sostenibile per il territorio sardo.