‘Segnali di vita’ cantava il cantautore Franco Battiato nel lontano 1981. Oggi più che mai questo ritornello sembra descrivere in una sola frase quello che sta accadendo attorno al Covid perché finalmente si potrà sorridere in strada e mostrare a tutti questa espressione. Infatti decade da oggi l’obbligo di usare la mascherina all’aperto (qualcuno lo ha fatto già in tempi non sospetti ma questa è un’altra storia) che rappresenta un primo passo verso la normalità ipotizzato il 13 ottobre del 2020 (un anno e quattro mesi fa) quando a guidare il Governo c’era Giuseppe Conte.
Le regole sono abbastanza semplici: viso scoperto in strada ma obbligo di avere in tasca la mascherina che dovrà essere indossata nelle situazioni di assembramento. Abbastanza semplice come regole, tranne il fatto che il concetto di assembramento (per quanto ormai sia entrato di diritto nella vita di tutti) è sempre lasciato al potere discrezionale delle persone.
Il secondo passaggio importante è la riapertura delle discoteche, tra i settori più penalizzati durante questo periodo di pandemia. Le discoteche dovranno mantenere una capienza del 50 per cento al chiuso e si potrà stare senza la mascherina solo in pista. Draghi ha, inoltre, fissato altre due tappe fondamental: il 31 marzo, quando scadrà lo stato d’emergenza, e il 15 giugno, quando invece finirà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.
Ci sono ovviamente dei punti in corso di verifica perché il Governo vorrebbe non prorogare lo stato di emergenza ma il dato sui contagi e i ricoveri sarà fondamentale per assumere decisioni finali.
M. S.