Via libera dalla commissione Bilancio del Consiglio regionale alla manovra Finanziaria da circa 10 miliardi di euro. Il parlamentino presieduto dal pentastellato Alessandro Solinas ha approvato, con il voto contrario dei consiglieri di minoranza, il testo della Giunta che potrebbe approdare in aula l’8 aprile. Mentre è stata anticipata al 31 marzo la seduta per esaminare il disegno di legge che prevede la proroga di un altro mese di esercizio provvisorio. L’assemblea si riunirà poi martedì, alle 16, in seduta congiunta con il Consiglio delle autonomie locali, per l’esame della manovra finanziaria. La legge regionale 1 del 2005, quella che istituì appunto il Cal e la Conferenza permanente Regione-enti locali, prevede, infatti, che il Consiglio regionale e il Consiglio delle autonomie locali si riuniscano annualmente in seduta congiunta, prima dell’approvazione del bilancio della Regione, per un esame dello stato del sistema delle autonomie in Sardegna.
Sul fronte emendamenti, il parlamentino ha dato il via libera solo alle proposte di modifica depositate dall’esecutivo, rimandati invece all’aula una serie di correttivi presentati dalle opposizioni. “Alcuni emendamenti delle minoranze sono totalmente, o parzialmente, condivisibili nel merito – spiega l’assessore regionale al Bilancio, Giuseppe Meloni -. C’è da rivedere qualcosa sugli stanziamenti, e quindi si è deciso di rimandarli all’esame dell’aula”. Sull’entrata in aula della legge, “credo che l’obiettivo dell’8 aprile sia assolutamente alla portata – sottolinea Meloni – considerando i dieci giorni che possono richiedere le opposizioni per la relazione. Ma sarebbe auspicabile, in verità, arrivare anche prima alla discussione”. Questo testo, rimarca quindi Solinas, “rappresenta un’ottima base di partenza, che dà risposte importanti. La commissione – ricorda il presidente – ha lavorato in maniera egregia per riuscire a portare in aula il provvedimento nel minor tempo possibile, senza, però, comprimere il dibattito, e dedicando la maggior parte del tempo alle audizioni”.
Sempre per la maggioranza, sottolinea Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti: “Ora bisogna chiudere il prima possibile la finanziaria, liberare risorse e mettere in condizione imprese, cittadini ed enti locali di poter spendere a favore delle comunità. Per il futuro, però, occorre cambiare passo”. L’anno scorso, ricorda, “sono state effettuate due variazioni di bilancio, ed è evidente che questo ritmo rende molto più lunga l’approvazione delle manovre: quest’anno bisognerà concentrarci su un’unica variazione e sull’approvazione della finanziaria in tempi utili per consentire di spendere le risorse per tutto il 2026”. Chiude Fausto Piga, vicecapogruppo di Fdi: “L’opposizione ha presentato emendamenti che facevano seguito alle audizioni dei portatori di interesse, quindi parliamo di blue tongue, di calamità naturali, di autismo, lista d’attesa, costo dell’energia. Emendamenti suggeriti appunto da sindacati e da rappresentanti di categoria. Abbiamo voluto sottoporli alla commissione in questa fase, ma ci è stato chiesto di rimandarli all’aula per una più attenta valutazione: siamo disponibili, perché non ci interessa fare prove muscolari”. Se l’aula porterà a una sintesi unitaria e trasversale, sottolinea, “direi che si sta andando nella direzione di migliorare una finanziaria che, ad oggi, è soltanto di ordinaria amministrazione. Un testo che non affronta in maniera organica e con visione i problemi della Sardegna”. Sul quarto mese di esercizio provvisorio, “il tempo è galantuomo- chiude il meloniano-. Noi l’avevamo detto già a dicembre. Se l’opposizione ci avesse ascoltato, si sarebbe potuta approvare la finanziaria entro gennaio: una manovra tecnica, giusto per mettere in sicurezza i conti della Regione, ed evitare la spesa limitata in dodicesimi”.