Una Finanziaria dalla coperta corta ma che “non è al ribasso”. E’ questa la posizione dei capigruppo del centrosinistra sulla Manovra 2016 da 7,4 miliardi di euro approvata ieri dal Consiglio regionale. Non mancano, però, i distinguo: Fabrizio Anedda del Pdci frena gli entusiasmi e rimarca “l’assenza del presidente durante i lavori dell’Aula” e avanza perplessità sulla ricerca di “imprenditori anche fuori dai confini nazionali: il primo passo dovrebbe essere quello di far crescere il tessuto imprenditoriale sardo. Ma in questa Finanziaria si parla poco di lavoro”. “Al lavoro destiniamo complessivamente 218 milioni di euro – risponde Pietro Cocco (Pd) – dando risposte ai lavoratori dei cantieri verdi, a quelli in utilizzo, ai progetti di inserimento e ai 530 operatori Ifras. E’ una Finanziaria che guarda avanti, che non mette tasse e che guarda alle riforme – ha aggiunto – inoltre sono certo che nell’assestamento non si toccherà alcuna delle risorse recuperate ma anzi si stanno cercando altri fondi aggiuntivi”.
Secondo il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), si tratta di “una manovra equilibrata che nonostante le difficoltà e le poche disponibilità, ha tentato di dare risposte alle emergenze. Questo Consiglio regionale ha mosso dei cambiamenti per 130 mln circa, fra i 70 per lo stop all’aumento delle tasse, 41 per il sociale e 28 mln per azioni specifiche su lavoro, beni culturali e diritto allo studio”. “E’ una manovra reale, equilibrata e di buon senso che ha messo in sicurezza il bilancio e bloccato le tasse con una legge: “Avremmo voluto fare di più per dare maggiori risposte – osserva Roberto Desini (Sdl) – il lavoro svolto in Commissione e in Aula ha fatto emergere che c’è una maggioranza eterogenea che ha capacità di confrontarsi e scontrarsi, ma anche nei momenti importanti ha spirito di gruppo”. “C’è stata unità di intenti rinunciando a personalismi e indicando macrovoci sulle quali agire anche se con poche risorse – ha osservato Pierfranco Zanchetta (Cps) -. Non è una Manovra senz’anima, anzi noi ci abbiamo messo anche il cuore”. Infine Paolo Zedda dei Rossomori ha sottolineato “l’equilibrio interno della Finanziaria che media una serie di esigenze. Il Consiglio ha fatto emergere alcune soluzioni rispetto alla Giunta”.