Dopo settimane di schermaglie e accuse reciproche tra schieramenti, è iniziato ufficialmente l’iter in aula della Finanziaria da circa 10 miliardi di euro. Come da accordi presi nella capigruppo del primo pomeriggio, il confronto oggi si è limitato all’esposizione delle due relazioni al provvedimento, ma da domani mattina si entrerà nel vivo con la discussione generale, che dovrebbe proseguire giovedì. Martedì prossimo inizierà invece l’esame dell’articolato, verso l’approvazione definitiva del testo che, almeno nelle intenzioni del centrosinistra, è raggiungibile per il 17 aprile.
“Il quadro delle risorse regionali a disposizione per il prossimo triennio appare caratterizzato da incertezze e possibili flessioni che potrebbero nel breve termine riverberarsi negativamente sui margini di manovra della Regione – ha ricordato in aula Alessandro Solinas, esponente del M5s e relatore di maggioranza -. Le previsioni per il triennio 2025-27 fotografano nei numeri un bilancio che, nostro malgrado, risulta rigido, con una massa manovrabile di solo 300 milioni”. Questo, ha specificato, “impone indubbiamente al legislatore sardo un’attenta riflessione sulla qualità ed efficacia della spesa stanziata, e sui meccanismi che la regolano”. La spesa sanitaria, “al netto degli accantonamenti delle partite prettamente contabili, assorbe più di 46% della spesa complessiva, e tutti i dati disponibili la stimano in sensibile crescita degli anni a venire, quale effetto dell’invecchiamento demografico”. Insomma per il pentastellato “grandi incognite incombono sulla nostra economia nazionale e sull’economia regionale. E da queste incognite può derivare, oltre che una diminuzione della compartecipazione erariale, un danno alle nostre casse, una diminuzione del nostro fabbisogno finanziario”.
Pertanto per Solinas “è importantissimo avviare in maniera trasversale una nuova era di rivendicazione, un’era di riscoperta e di autorevolezza nei confronti dello Stato, nei confronti del governo. Una rivisitazione doverosa degli accordi già presi rispetto ai trasferimenti sulla sanità, il trasporto pubblico locale e la continuità territoriale”. Relazione di minoranza affidata all’azzurro Giuseppe Talanas, consigliere regionale di Forza Italia: “Da Solinas arriva un invito alla condivisione, però per condividere un qualcosa si deve essere in due. E, ad oggi, dopo un anno di legislatura, non ho ancora riscontrato nessuna volontà di collaborazione da parte di questa maggioranza”. Quindi l’attacco alla maggioranza: “Oggi è sotto gli occhi di tutti una chiara e assoluta difficoltà gestionale e di coordinamento politico sulle tante impellenti problematiche che affliggono la Sardegna. Domina una sostanziale mancanza di contezza nella gestione del quotidiano e, cosa ancora più grave, una visione del futuro in chiave politico-economica programmatrice”. Per Talanas “i reali e gravosi problemi della nostra regione non vengono mai affrontati strutturalmente e con solide basi. Prendiamo ad esempio l’ultima norma provata da questa assemblea, quella relativa alla tanto declamata riforma in ambito sanitario: sbandierata come epocale, di certo non risolverà i problemi che il popolo sardo vive quotidianamente”. Per quanto riguarda la manovra, “ci pare evidente che ci troviamo di fronte ad un testo veramente lacunoso, privo di una vera e propria visione strategica e politica, di una sana programmazione utile a risolvere le problematiche nel breve e medio periodo. Da parte nostra cercheremo in ogni modo di migliorarlo con emendamenti e suggerimenti nel solo ed esclusivo interesse dei nostri conterranei. Sempre che si ritenga importante e necessario, e noi ne siamo convinti, instaurare un dialogo per ragionare congiuntamente sul futuro della Sardegna”.
Oggi si è svolto un vertice di maggioranza con la Giunta. “Abbiamo stabilito metodo e tempi – ha detto l’assessore al Bilancio, Giuseppe Meloni -. Ovviamente ci confronteremo anche con la minoranza per fare in modo che si possa arrivare il prima possibile all’approvazione definitiva del testo”. “Lo ripeto da mesi, in questa Finanziaria c’è una massa manovrabile davvero limitata, sono poche le risorse disponibili – il messaggio del dem all’indirizzo delle opposizioni che chiedono più condivisione sul provvedimento -. Stiamo comunque cercando di recuperare un po’ di risorse che pensiamo di poter poi riprevedere in fase di assestamento, le valutazioni sono in corso. E terremo conto anche di quello che ci è stato suggerito in queste settimane da tutti i portatori di interesse, e dalla stessa minoranza”. Nel dettaglio, “ci sarà sicuramente un’attenzione per gli enti locali, il mondo dell’artigianato e della sanità – rimarca Meloni -. Insomma pensiamo di poter trovare le giuste soluzioni in un contesto oggettivamente difficile, complicato, determinato dalla esiguità delle risorse. Ma siamo sicuri che porteremo a casa il risultato. Speriamo prima di Pasqua”.