Da Forza italia al ministro Boschi, ecco chi vuole cancellare l’Autonomia

Non c’è solo Marco Di Lello, capogruppo alla Camera del Psi eletto in Campania nelle liste del Pd, a chiedere la cancellazione delle regioni a statuto speciale. Anche una nutrita pattuglia di deputati forzisti – si tratta di Elena Cementero, Paolo Russo, Maurizio Bianconi e Massimo Parisi – spiana i fucili contro le autonomie speciali. Ed è così che la commissione Affari Costituzionali della Camera, dove il ddl di riforma costituzionale voluto dal governo Renzi sosta in attesa della ripresa del dibattito a Montecitorio, si trasforma nel covo dei cecchini dell’autonomia. Per un Di Lello che vorrebbe preservare la specialità del solo Trentino, ci sono infatti Bianconi e Parisi che propongono l’abrogazione totale dell’articolo 116 della Costituzione.

Se, poi, non sarà possibile depennare i commi che fanno di Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta regioni speciali, almeno si eliminino le prime due. Sembra essere questa l’intenzione di Cementero e Russo, cofirmatari di un altro emendamento in base al quale la specialità avrebbe ragione di esistere solo per “Roma capitale e le Province di Bolzano, Trento, Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta, nell’ambito della rispettiva Regione”.

Non c’è dubbio, il partito trasversale del “via gli statuti speciali” affila le armi in vista della ripresa dei lavori parlamentari sulle riforme costituzionali, fissata per la prima metà di dicembre. Certo, il blitz non arriva a sorpresa: il dibattito sull’opportunità di preservare o meno la specialità ha innescato più di una fiammata negli ultimi mesi.

“Ora non possiamo farlo, ma sarei favorevole all’abolizione delle regioni a statuto speciale”, ha detto non più di un mese fa il ministro delle Riforme MariaElena Boschi durante l’happening della Leopolda. A dimostrazione del fatto che a molti l’autonomia delle cinque regioni a statuto speciale non va proprio giù. In quel caso, la risposta del presidente della Regione Francesco Pigliaru non si era fatta attendere: “Difenderemo lo Statuto”, aveva scritto su Facebook.

Piero Loi

 

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