Fase 3, riprendono le attività sanitarie. Regole su visite e accessi alle strutture

Via libera alla ripresa dell’attività sanitaria ordinaria in Sardegna. Così ha deciso la Giunta regionale che ha approvato le linee di indirizzo per la riprogrammazione delle attività ambulatoriali, quelle di ricovero ospedaliero programmato e per le attività sociosanitarie sospese durante l’emergenza Covid-19 in seguito all’attuazione delle misure per il contrasto della circolazione virale. Soddisfatto il presidente della Regione, Christian Solinas, soprattutto perché questa decisione arriva a fronte di un “progressivo azzeramento dei contagi che è la più credibile conferma dell’efficacia delle misure adottate sul nostro territorio”. A spiegare nel dettaglio quali sono i cambiamenti è l’assessore regionale alla sanità, Mario Nieddu, che parla di “misure per regolare in modo rigoroso gli accessi alle strutture e i comportamenti da seguire da parte di chiunque, siano essi pazienti, familiari, fornitori o gli stessi operatori sanitari”.

Dunque saranno fornite indicazioni in grado di stabilire le regole per la “la presenza delle persone nei vari ambienti, dai pronto soccorso, agli ambulatori, sino ai reparti di degenza, prevedendo l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, l’adozione di soluzioni di distanziamento e screening mirati con tampone naso faringeo, in particolare, prima delle prestazioni più a rischio e verso i soggetti più esposti, anche, ad esempio, nel caso di dimissioni ospedaliere di pazienti verso altri presidi, come Rsa, Hospice e strutture riabilitative”.

Oltre alla normale attività ambulatoriale, con le visite in presenza, indispensabili nel caso di primi accessi, si punta allo sviluppo della telemedicina e del teleconsulto, dove possibile, per le attività di controllo, i follow-up e gli aggiornamenti dei piani terapeutici. “Lo scopo – precisa l’assessore – è quello di cadenzare e gestire le presenze nelle strutture, garantendo le prestazioni e, al tempo stesso, tutelando la salute degli utenti e degli operatori dal rischio contagio. Per consentire l’attuazione di un modello di questo tipo e incidere sui tempi d’attesa, abbiamo previsto l’estensione degli orari delle prestazioni ambulatoriali, che potranno essere effettuate anche il sabato”.

Sono state indicate anche le modalità per la regolare ripresa delle attività di prevenzione, gli screening oncologici, le vaccinazioni pediatriche, obbligatorie per l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia e la scuola, e le altre vaccinazioni rivolte in particolare agli anziani e ai soggetti fragili, con la riallocazione nei centri vaccinali del personale sanitario impegnato nell’emergenza Covid-19 e una pianificazione delle sedute mirata a impedire gli assembramenti nelle strutture. Spetterà ora alle aziende sanitarie del territorio, con le quali le linee di indirizzo sono state già condivise in fase di elaborazione, approntare i protocolli operativi per darne completa attuazione.

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