“Da medico e da oncologo non potrei mai pensare di negare le cure ai pazienti ultraottantenni della Sardegna. Smentisco categoricamente le affermazioni gravemente diffamatorie a me attribuite”. È l’annuncio dell’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi. Che smentisce di aver sostenuto lo stop alle terapie oncologiche ai pazienti sardi sopra la soglia degli 80 anni per tamponare i costi delle cure farmacologiche: “Si tratta – dice Bartolazzi – di una frase travisata e manipolata fuori dal suo contesto, che non rappresenta il mio pensiero e che può essere facilmente smentita anche da autorevoli pubblicazioni e speech pubblici sul tema da me prodotti in tempi non sospetti: cito la risoluzione mondiale presentata nel 2019 presso l’Oms, in cui caldeggio l’abbattimento del prezzo dei farmaci per un accesso generalizzato alle cure”. Bartolazzi ha ricevuto attacchi non solo dalle opposizioni – Pietro Pittalis di Forza Italia ne ha chiesto le dimissioni – ma anche dal gruppo del Pd in Consiglio regionale, che ha diffuso una nota molto dura.
“Ciò che io ho detto in realtà è che i farmaci oncologici, specialmente nel campo delle terapie innovative, hanno costi molto elevati e che se non si investe decisamente in prevenzione si rischia di arrivare ad un punto di non sostenibilità del sistema sanitario pubblico, non solo in Sardegna, ma a livello nazionale”, dice l’assessore. “La Regione Sardegna, come altre Regioni a statuto speciale, attualmente sostiene con risorse proprie la spesa per farmaci innovativi, inclusi quelli oncologici, in quanto esclusa dai rimborsi previsti da Aifa per queste terapie. Il nostro assessorato ha già avviato un’interlocuzione con Aifa per superare questa disparità e ottenere il riconoscimento dovuto anche per la Sardegna: i primi riscontri da parte dell’Agenzia sono positivi e auspichiamo che il Governo centrale approvi questa linea, ponendo fine a una discriminazione che oggi costringe la nostra Regione a farsi carico in autonomia di questi costi fondamentali per la salute dei cittadini”.
“L’attacco all’assessore sardo alla Sanità, Armando Bartolazzi, è il tentativo becero e meschino di questa destra di infangare chi sta cercando di ribaltare anni di malgoverno nell’isola”. Così in una nota la senatrice del M5s, Sabrina Licheri. “Bartolazzi è un medico e un oncologo- aggiunge Licheri- che mai si sognerebbe di suggerire lo stop alle terapie per i malati ultraottantenni. Ha, invece, posto un problema cruciale nella cura dei tumori, vale a dire la prevenzione”. Per la parlamentare “assistiamo ancora una volta a una squallida propaganda da parte di chi ha ridotto al collasso la sanità sarda e che, anziché occuparsi di ospedali e malati, ha affossato ricerca e reti di assistenza”. La verità per Licheri “è una sola: si vuole fermare chi in questi ultimi mesi ha già fatto cambiare registro alla sanità e non solo, ma hanno fatto male i conti. Questa destra non fermerà il cambiamento”.