Eutanasia, Cappato: “Politica risponda a Piludu prima che sia troppo tardi”

Il Palazzo risponda a Piludu prima che sia troppo tardi“. Marco Cappato a nome dell’Associazione Luca Coscioni rivolge un appello alle forze politiche a favore del malato sardo di Sla, Walter Piludu, ex presidente della Provincia di Cagliari, che ha scritto una lettera al Papa e “ai leader delle forze politiche presenti in Parlamento”. Un richiamo il suo al difficile tema del fine vita affermando “devo poter decidere quando morire“. Nella lettera al Pontefice e ai leader politici il malato di Sla si chiede: “è accettabile, è umano, è pietoso costringere una persona e i suoi cari ad un tale fardello di prolungata, indicibile sofferenza? Mi chiedo e vi chiedo: perché costringermi ad andare in Svizzera invece di poterlo fare vicino ai miei affetti, nella mia terra, nella mia patria? Ancora, mi chiedo e vi chiedo: se, come temo, non potrò andare in Svizzera, in ragione di insuperabili ostacoli logistici ed emozionali, in quale altro modo potrò realizzare la mia volontà se non col rifiuto di acqua e cibo e, dunque, con una lenta morte per sete e fame?”. “Come Associazione Luca Coscioni – afferma Cappato, promotore della campagna Eutanasia legale e Tesoriere dell’Associazione – ci uniamo alla richiesta di Walter Piludu (che ci fa l’onore di essere anche nostro iscritto) e sollecitiamo, come lui stesso ha fatto una risposta non soltanto alla sua lettera, ma anche alla proposta di legge di iniziativa popolare da noi depositata nel settembre 2013, cioè lo stesso mese nel quale Walter Piludu ha visto precipitare le proprie condizioni”. Dalla metà dello scorso anno Piludu è completamente immobilizzato, vive con un tubo al naso che lo collega, 24 ore al giorno, a un respiratore meccanico.

 

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