Ci sono voluti due mesi perché il Consiglio regionale approvasse il via libera all’elaborazione di una proposta di legge nazionale per staccare la Sardegna dalla Sicilia alle Europee. Considerato che per rinnovare il Parlamento Ue si vota tra un anno, il tempo potrebbe non bastare.
Era marzo quando in Aula si era discussa la possibilità di avviare l’iter per far arrivare al Parlamento italiano il testo di legge. Oggi il Consiglio regionale, all’unanimità, ha solo dato il via libera alla scrittura di una proposta. Di concreto, però, non c’è ancora nulla.
Oggi, in buona sostanza, maggioranza e opposizione hanno solo deciso di andare avanti. “L’attuale sistema di elezione dei membri del Parlamento europeo, strutturato su un’unica circoscrizione per l’Italia insulare – ha ribadito Michele Cossa, presidente della commissione peciale per l’Insularità e primo firmatario del testo – a cagione della smaccata disomogeneità demografica delle due isole ha sovente impedito alla Sardegna di avere propri rappresentanti in seno alla massima Assemblea europea”.