Esposto in Procura di 117 medici: “Rischiamo reati per colpa della politica”

Un esposto alla Procura per denunciare la carenza di personale al San Francesco di Nuoro (nella foto). Così hanno fatto 117 medici dell’ospedale barbaricino, dove “non sono più garantiti i livelli essenziali di assistenza, per cui si ritiene che possano ravvisarsi profili di illiceità“. L’esposto è stato inviato per conoscenza anche alle istituzioni del territorio e dell’isola, nonché al sindaco Andrea Soddu, al prefetto Luca Rotondi, al Distretto socio-sanitario, all’ispettorato del Lavoro, al presidente della Regione e all’assessorato alla Sanità.

La denuncia dei medici è la rappresentazione plastica della gestione della salute pubblica in mano al centrodestra: la coalizione al governo dell’Isola non va oltre gli annuncia e mai da parte del presidente Christian Solinas e dell’assessore Mario Nieddu c’è una assunzione di responsabilità su quanto grave sia la situazione dell’assistenza medica e ospedaliera.

I 117 medici del San Francesco hanno messo nero su bianco “un lungo l’elenco delle criticità”. Quindi: “Chiusura delle unità operative di Chirurgia, Ortopedia-Traumatologia e Urologia con conseguente necessità di trasferire in altri presidi i pazienti di competenza; mancanza h24 di servizi essenziali come Endoscopia digestiva e Radiologia interventistica; mancanza di un chiaro percorso con le altre aziende sanitarie, per una rapida presa in carico dei pazienti del San Francesco; organici sottodimensionati in tutte le unità operative che determinano nei professionisti una condizione di stress inaccettabile”.

Sulla situazione della sanità sarda è dura il commento del sindaco Soddu: “L’esposto dei medici è il segno evidente che la misura è colma e che la Regione, responsabile dell’organizzazione sanitaria, sta spingendo alla disperazione gli operatori sanitari la cui capacità di sopportazione è stata messa a durissima prova. A loro va il mio totale appoggio”.

Soddu aggiunge: “L’appello è che i problemi non debbano essere risolti dalla Procura ma dalla politica. Noi abbiamo un Dea di primo livello rinforzato (questa è la classificazione del San Francesco) che assicura alcune Unità operative, le quali per funzionare devono avere un certo contingente di medici. Il fatto è che i professionisti devono essere distribuiti diversamente in Sardegna e questo è compito della Regione”.

Il primo cittadino racconta anche di alcuni passi fatti con il dg della Asl di Nuoro, Paolo Cannas, per decongestionare l’ospedale dalla prestazione di cure agli anziani. “L’incontro si è basato sulla programmazione di 165 posti letto nelle Rsa nel territorio: di questi 60 sono riservati alla Asl di Macomer e 105 sono da programmare. Noi abbiamo chiesto almeno 80 per Nuoro con l’esortazione a fare presto”, conclude Soddu.

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