Entrate, stretta su accantonamenti. Solinas: “A breve la firma dell’accordo”

Mancano ormai pochi passi al traguardo per la chiusura della vertenza accantonamenti per la Regione. A fissare i paletti è il presidente della Regione, Christian Solinas, che nelle ultime settimane ha incontrato diverse volte, assieme all’assessore regionale al Bilancio, Giuseppe Fasolino, il vice ministro dell’Economia, Antonio Misiani, e i rappresentanti della Regioneria generale dello Stato. “Conto di sottoscrivere in settimana un accordo che chiuderà finalmente la partita degli accantonamenti e porterà alle casse regionali importanti risorse anche per un piano straordinario di interventi infrastrutturali”. Questo l’annuncio del governatore che a breve riferirà al Consiglio regionale l’esito di questo confronto “serrato ma leale”. Durante le riunioni è stato “tracciato il perimetro per la definizione di un accordo ampio, che va oltre la sola vicenda degli accantonamenti ed affronta i nodi storici delle infrastrutture e dell’insularità”.

Si tratta di una vertenza che Solinas intendeva chiudere entro l’anno per programmare, nella parte iniziale della legislatura, una serie di interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e valorizzazione di strade, scuole, beni archeologici ed immobili del patrimonio regionale, oltreché di realizzazione di nuovi plessi ospedalieri. Sul versante degli accantonamenti, l’assessore Fasolino ha parlato di “grande soddisfazione e ottimismo” anche perché c’era “l’obbligo nei confronti dei sardi di provare in tutti i modi a risolvere una vertenza storica per la Sardegna“. L’aspetto importante sul quale Fasolino si è soffermato è che “partendo dal riconoscimento delle somme dovute alla nostra Isola si arrivasse fino a un patto sul futuro. Sembrava una battaglia impossibile, invece con caparbietà e con grande impegno siamo ad un passo dal portare a casa un risultato che restituisca dignità al popolo sardo”.

Il presidente Solinas, inoltre, si è soffermato anche sul tema dell’insularità che dovrà rientrare in questo accordo attraverso l’avvio di un tavolo istituzionale per “trovare le compensazioni necessarie a rimuovere gli svantaggi strutturali permanenti, anticipando di fatto l’inserimento del principio in Costituzione e restituendo da subito ai sardi la possibilità di poter godere degli stessi diritti e della stessa intensità di prestazioni dei cittadini di terraferma, senza pagare ancora l’intollerabile diseguaglianza in termini di trasporti, energia, servizi ed infrastrutture”.

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