Entrate, il Consiglio sostiene Solinas. Ma l’opposizione non ci sta e si astiene

Il presidente della Regione Christian Solinas, che domani sarà a Roma per l’intesa Stato-Regione sulla vertenza entrate, ha chiesto il sostegno del Consiglio regionale con un documento unitario da mettere in valigia per l’incontro col Governo. L’ordine del giorno per garantire il sostegno dell’Assemblea di via Roma è arrivato, ma con i soli voti della maggioranza: l’opposizione si è astenuta. Tra loro anche Pd e Cinque stelle, che a Roma sono la controparte di Solinas nella trattativa sugli accantonamenti. “Chiedo si possa sottoscrivere un ordine del giorno unitario che dia forza alla Regione e ci consenta di chiudere un annosa vicenda”, ha detto il presidente della Regione in Aula dopo aver illustrato l’intesa oggetto del tavolo di domani a Roma. Il documento prevede innanzitutto la riduzione della quota di accantonamenti da 536 milioni a 333 annui: resteranno in cassa 153 milioni. Quanto al pregresso del 2018 e 2019, versato ma non dovuto dalla Sardegna, l’accordo raggiunto dovrebbe essere di 412 milioni da restituire all’Isola. Ma la parte più importante, ha chiarito lo stesso Solinas, “è l’intesa su un grande piano infrastrutturale che colmi il gap in termini di scuole, strade e strutture sanitarie per un valore di 1,6 miliardi”.

L’ordine del giorno porta la firma dei capigruppo di maggioranza e autorizza il presidente a “concludere le trattative, a conciliare, transare e rinunciare ai contenziosi pendenti tra Stato e Regione dando sin d’ora per valido il suo operato”. Il sostegno dell’Aula non è totale, perché tutti i gruppi di opposizione si sono astenuti. Tra le osservazioni fatte durante la seduta, c’è stata in particolare quella di Massimo Zedda (Progressisti) che ha invitato alla massima cautela perché, in generale, “lo Stato ha la tendenza a non pagare”. In particolare, l’ex sindaco di Cagliari ha invitato Solinas a specificare nell’intesa che le risorse per compensare i gap infrastrutturali (1,6 miliardi) debbano essere “davvero aggiuntive e non rimodulate”. Solinas ha poi replicato all’appello di Zedda: “Questo dell’aggiuntività è un tema che ha falcidiato il passato di questa Regione, quindi Zedda ha fatto bene a porlo, ma stavolta mi sento di poter dire che nell’accordo che sottoscriverò sarà precisato che si tratta di risorse aggiuntive pluriennalizzate”.

Piena soddisfazione per il via libera all’ordine del giorno da parte del presidente dell’Assemblea. “L’approvazione, seppur a maggioranza, dell’ordine del giorno sulla vertenza entrate è un chiaro segnale del pieno sostegno che questo Consiglio regionale vuole dare al presidente della Regione alla vigilia della sottoscrizione dell’accordo tra Governo e Regione in materia di finanza pubblica – ha detto Michele Pais -. L’Assemblea non abbasserà la guardia e vigilerà fino a quando non si concluderà l’accordo bilaterale necessario per la ridefinizione complessiva dei rapporti finanziari con lo Stato”.

Grandi aspettative per la firma dell’intesa Stato-Regione sui 2,1 miliardi di euro che entreranno nelle casse della Sardegna tra il 2020 e il 2033, l’appuntamento per Solinas è alle 16.30 al ministero degli Affari regionali. “Domani potrà essere una giornata importante per la Sardegna in cui finalmente potrà essere messa la parola fine all’incertezza che da sempre ha regnato in questa materia – ha aggiunto Pais -. Ringrazio il presidente della Regione Christian Solinas che ha voluto condividere con l’Assemblea regionale, prima della sottoscrizione dell’accordo, la bozza delle trattative intercorse con il ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Ispettorato generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni. Siamo sulla strada giusta: Giunta e Consiglio regionale devono lavorare insieme per raggiungere quei traguardi che si preannunciano storici per la nostra Isola”.

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