Al racconto della sanità sarda allo sfascio, quella targata centrodestra, va aggiunto un nuovo capitolo: riguarda il concorso per dirigenti medici in Anestesia e Rianimazione, stoppato all’improvviso. Tutto fermo da fine giugno. Venne pubblicato a ottobre 2021 dall’Azienda ospedaliero-universitario di Cagliari. A bando c’erano 75 posti, di cui 50 da assegnare nelle 8 Asl della Sardegna, allora sotto l’ombrello della Ats. I restanti 25 erano spalmati tra l’Aou del capoluogo, quella di Sassari e il Brotzu di Cagliari.
Il concorso sembrava una pratica chiusa a fine maggio quando, a quindici giorni di distanza dalla pubblicazione della graduatoria, la stessa Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari ha reso noto l’elenco dei vincitori. Così dopo aver ricevuto la conferma dei rispettivi fabbisogni, per un totale di 75 posti, dall’Aou di Sassari, dal Brotzu e da Ares (l’Azienda sanitaria subentrata all’Ats nella gestione delle procedure concorsuali). Tanto che i vincitori, come prevede la legge, sono stati convocati nei dieci giorni successivi alla pubblicazione della graduatoria per la scelta della sede.
Sorprendentemente quando sembravano cosa fatta le assunzioni degli anestesisti rianimatori (una delle figure professionali più carenti nel Servizio Sanitario Regionale), la Dg dell’assessorato alla Sanità, Francesca Piras, ha disposto la sospensione delle assunzioni. La direttrice generale, attraverso una nota, ha motivato lo stop sostenendo che le 8 Asl hanno comunicato una disponibilità di 75 posti e non dei 50 come nel fabbisogno confermato da Ares. In questo modo, stando sempre a quanto dichiarato dagli Uffici di Mario Nieddu, l’offerta di posti disponibili è diventata complessivamente di 105, quindi superiore rispetto ai previsti 75 posti.
I medici che hanno vinto il concorso, però, non ci stanno e sono saliti sul piede di guerra. Alcuni di loro, tramite l’avvocato Giacomo Doglio, hanno indirizzato una diffida alla Regione e alle Aziende nel tentativo di sbloccare lo stallo, ritenuto da loro paradossale nonostante la pubblicazione della graduatoria dei vincitori cristallizzi il loro diritto all’assunzione.
Per i medici, il congelamento delle assegnazioni dei posti di lavoro è in contrasto con le linee di indirizzo regionali in materia di concorsi. Non solo: nella stessa nota dell’assessorato alla Sanità, la Dg rimanda la rimodulazione dei posti disponibili alle 8 Asl anziché all’Ares che, invece, aveva confermato il fabbisogno di 50 posti previsti dal bando in quota Ats.Non è tutto: l’invito urgente della Dg è datato 29 giugno. Vuol dire che gli Uffici di Nieddu hanno scelto di consentire alle Aziende sanitarie di accordarsi con comodo, a dispetto delle gravissime carenze di anestesisti e rianimatori negli ospedali sardi.
La situazione è apparsa intollerabile anche all’Aaroi, il sindacato di riferimento. Il segretario regionale Cesare Iesu ha sollecitato la Regione a superare l’impasse e intervenire con la massima urgenza. Iesu, per l’ennesima volta, ha dovuto rappresentare la cronica insufficienza di personale medico e, allo stesso tempo, la necessità di garantire il diritto all’assunzione dei vincitori. Ma, evidentemente, l’Assessorato alla Sanità non ha fretta.