Cinquantadue milioni di euro per “promuovere l’acqua e il suo sviluppo sostenibile”. Dal trattamento delle acque reflue all’ottimizzazione nella fornitura per il consumo umano sino all’eliminazione delle perdite nelle condotte. Sono le direttive verso cui si indirizza il piano di interventi «destinato al miglioramento del servizio idrico integrato per usi civici» per cui la Giunta regionale ha deliberato uno stanziamento di 52 milioni di euro, utilizzano le risorse Fesr 2021-2027.
Nello specifico, saranno messi in atto interventi sulle reti pubbliche delle acque reflue, attraverso rinnovamenti e ampliamenti dei sistemi fognari di raccolta e collettamento, e sugli impianti di trattamento delle acque reflue mediante rifacimenti, adeguamenti e potenziamenti delle infrastrutture esistenti, tesi all’ottimizzazione della capacità di trattamento delle stesse. Inoltre, alla luce degli elevati tassi di dispersione idriche nelle reti comunali della regione (in media ancora i più elevati dell’intero territorio nazionale), la Giunta ha autorizzato la prosecuzione nell’attuazione del piano d’azione per l’efficientamento nella distribuzione dell’acqua per il consumo umano.
«L’intento è quello di arrivare a una graduale e significativa riduzione delle perdite e al mantenimento della continuità del servizio, con la minimizzazione delle interruzioni nell’erogazione – annuncia la presidente della Regione Alessandra Todde -.Intendiamo inoltre dare impulso a una serie di interventi urgenti e prioritari volti al complessivo adeguamento e ammodernamento di alcuni potabilizzatori, nel contempo caratterizzati da significative criticità infrastrutturali e al servizio di rilevanti bacini di utenza, per garantire la massima sicurezza in termini di approvvigionamento quali-quantitativo della risorsa a uso potabile, anche in relazione alla necessità di assicurare la conformità dell’acqua erogata ai parametri di qualità previsti dalle normative in materia».
D.Ma.