È slittata a domani la decisione dei Leu sulle candidature in Sardegna: tra i ‘Liberi e uguali’ dell’Isola c’è malcontento perché il capolista alla Camera, nel collegio plurinominale del Centro-Sud, potrebbe essere Claudio Grassi, emiliano classe ’52, responsabile organizzativo di Sinistra italiana (Si).
Il caso Grassi rischia di diventare un boomerang per i Leu che, oltre a Si, mettono insieme Mdp e Possibile: il collegio plurinominale del Centro-Sud è infatti l’unico dove, stando ai sondaggi, i ‘Liberi e uguali’ sardi potrebbero eleggere un parlamentare. Il posto, in teoria, dovrebbe andare o al civatiano Thomas Castangia o al bersaniano Yuri Marcialis. Ma poi sono spuntate logiche nazionali che vorrebbero paracadutare nell’Isola un non sardo per assegnargli un seggio sicuro.
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Oggi a Roma era prevista l’ultima riunione sulle liste. Ma è arrivato il rinvio a domani perché oltre al caso Grassi in Sardegna ci sono problemi analoghi in Abruzzo e in Sicilia. Al tavolo siederanno sempre tutti i segretari nazionali – Roberto Speranza (Mdp), Pippo Civati (Possibile) e Nicola Fratoianni (Si) più il candidato premier Piero Grasso e l’ex presidente Laura Boldrini.
Intorno alle 17,30, proprio Castangia ha postato un commento su Facebook da cui si intuisce la linea dei Leu isolani, decisi a non accettare candidati imposti da Roma. “Informo semplicemente del fatto che – è scritto – che tutte le forze politiche che hanno dato vita a Liberi e Uguali in Sardegna hanno condiviso e inviato al tavolo nazionale una proposta unitaria sulla composizione delle liste. Ribadisco unitaria e condivisa e aggiungo rispettosa dei criteri approvati dall’assemblea nazionale di liberi e uguali. (al. car.)