Edilizia e urbanistica, chiuse le audizioni sul “Salva casa”. Plauso dalla Cgil, Cisl e Confapi critici

Con Confapi e i sindacati, si sono concluse le audizioni della commissione Governo del territorio del Consiglio regionale sardo sul disegno di legge della Giunta che recepisce il “Salva casa“, riordinando la materia dell’edilizia e quella dell’urbanistica. Ieri pomeriggio è stata la volta di Confapi, con il suo delegato Andrea Martin Scioni che ha contestato alla commissione il fatto che “il provvedimento in esame non è a servizio della semplificazione e non rappresenta un riordino”. Scioni ha quindi sollecitato controlli nei cantieri edili e lotta all’abusivismo.

Per i sindacati la Cisl, con Alfredo Costa, ha evidenziato il ritardo di un anno con cui arriva il provvedimento, auspicando ora “velocità in aula per consentire ai sardi di sanare piccoli abusi e difformità”. Per il sindacato “è necessario intervenire con politiche concrete della Regione, con il concorso di Area, per garantire il diritto alla casa a fronte di un’evidente crisi abitativa accompagnata da forti speculazioni”. Per la Cgil, intervenuta con Francesca Nurra, è invece “un ottimo segnale non consentire che venti metri quadrati siano le dimensioni minime di un alloggio”, mentre per la Uil Giovanni Olla ha rimarcato: “Nel testo non ci sono molte criticità ma non siamo favorevoli al recepimento dell’altezza minima a 240 centimetri. Chiediamo che questo parametro sia rivisto”. Dopo la discussione in commissione il testo di legge potrebbe arrivare in Aula già a maggio, subito dopo la manovra finanziaria. 

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