Edilizia, cambiano le regole. Erriu: “Una legge anti-burocrazia, semplice e snella”

“Semplicità, completezza e innovazione”: ecco i tratti distintivi della legge omnibus “di manutenzione” della normativa urbanistica spiegati direttamente dall’assessore Cristiano Erriu. Meno burocrazia, dunque, a partire dalle azioni più semplici che riguardano i casi di edilizia libera.

Per esempio: recinzioni senza opere murarie, barbecue, elementi di arredo per spazi esterni, aree ludiche destinate ad attività sportive. In questi ambiti i cittadini non sono obbligati a dare alcuna comunicazione ai Comuni. Sono obbligati, invece, in caso di installazione di casette mobili, natanti, imbarcazioni, pontili mobili galleggianti. In questa circostanza si dà comunicazione ma si può procedere senza aspettare il benestare del Comune. C’è bisogno della Cila (Comunicazione di inizio lavori accompagnata da relazioni di un professionista) in caso di attività come restauro e risanamento conservativo che non riguardi le parti strutturali di un edificio, ma anche l’eliminazione di barriere architettoniche che comportino la realizzazione di rampe o ascensori esterni, e risanamento da amianto. È poi richiesta la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) in caso di manutenzioni straordinarie, di completamento di interventi già oggetto di concessione edilizia, di manufatti leggeri e strutture utilizzate come ambienti di lavoro.

“La legge – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica – promuove anche un’edilizia più incentivata”. Cioè, i Comuni possono ridurre il contributo di costruzione dovuto per combattere il fenomeno dello spopolamento nei centri storici, per risanare il patrimonio edilizio esistente e dismesso, favorire interventi di edilizia finalizzati al risparmio energetico. “Valeva la pena di approvare questa legge che rientrerà all’interno del testo unico dell’edilizia che nascerà dopo la legge urbanistica – ha sottolineato Erriu – e sono compiaciuto che il Consiglio l’abbia fatto in un solo giorno”.

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