Ecco i redditi dei consiglieri regionali. Sechi il più ricco, Piras e Ciusa a zero

È Gian Filippo Sechi, medico eletto con l’Udc, il consigliere regionale più ‘ricco’ con 253mila euro guadagnati nel 2018. Come ogni anno, sul sito dell’assemblea sarda vengono pubblicate le dichiarazioni dei redditi di tutti gli eletti, compresa quella del presidente della Regione, Christian Solinas che, nella classifica è all’ottavo posto con 99mila euro. Decisamente più in basso il presidente del Consiglio, Michele Pais, professione avvocato, che con 23mila euro di reddito è al quarantaseiesimo posto in classifica. Tra i primi dieci ci sono altri tre medici: Pietro Moro (Misto) con 135mila euro, Gianfranco Ganau (Pd) con 110mila e Domenico Gallus (Udc Cambiamo) con 82mila euro. Nella top ten anche Giorgio Oppi, decano dell’assemblea con 131mila euro, Francesco Stara (Italia Viva, 149mila), Nanni Lancioni (Psd’Az, 111mila) e l’assessore alla Cultura, Andrea Biancareddu, con 108mila euro.

Nella seconda fascia si trovano i consiglieri uscenti con redditi tra i 79mila e gli 82mila euro. L’ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, è al ventottesimo posto con 65mila euro, seguito dalla capogruppo del M5s, Desirè Manca, con 57mila euro. Il capogruppo della Lega, Dario Giagoni, è cinquantesimo con quasi 13mila euro. Gli ultimi posti sono tutti occupati dai nuovi eletti. Senza reddito il consigliere della Lega, Andrea Piras, che nel curriculum vanta un’esperienza da allenatore di calcio nelle squadre giovanili. Penultimo è il più giovane dei Cinque stelle, Michele Ciusa, anche per lui nessun reddito e nel curriculum un’occupazione da consulente aziendale.

Terz’ultimo con poco più di duemila euro è il collega pentastellato Alessandro Solinas, praticante legale. Sara Canu (Lega), nutrizionista, per il 2018 ha dichiarato tremila e ottocento euro. Salendo nella classifica c’è Pierluigi Saiu (Lega) con quattromila e quattrocento euro, poi Maria Laura Orrù, l’ingegnere-architetto dei Progressisti specializzata in impianti sportivi. Per lei, cinquemila e settecento euro. Quasi seimila per il capogruppo dei Riformatori, Aldo Salaris.

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