Lavori in corso per la Zona Franca. Oggi Ugo Cappellacci ha inviato due lettere: la prima è rivolta al Commissario Europeo per la fiscalità e l’unione doganale, l’audit e la lotta antifrode, Algirdas Semeta. Oltre a ribadire il contenuto della precedenti comunicazioni, delle deliberazioni adottate dai Consigli comunali dell’isola e la richiesta di modifica del nuovo codice doganale comunitario, si chiede al commissario un incontro al fine di approfondire la questione con la dovuta urgenza.
“Con questa iniziativa – scrive Cappellacci – la Sardegna assume una posizione forte di contrasto della palese ed inaccettabile violazione per i cittadini sardi dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana, dal Trattato di Lisbona in materia di coesione economica, sociale e territoriale. L’immediata attivazione in tutto il territorio della Sardegna di una zona franca integrale – prosegue il presidente della Regione – è un atto dovuto e già contemplato direttamente ed indirettamente dal vigente quadro normativo nazionale ed europeo che deve solo essere soltanto armonizzato e reso coerente con situazioni del tutto assimilabili come quelle riguardanti, per l’Italia, la Regione della Valle d’Aosta e i territori extra-doganali di Campione d’Italia e di Livigno”.
Nella lettera anche un invito, rivolto al commissario, a visitare la Sardegna al fine di una “puntuale comprensione della grave e perdurante crisi che colpisce l’apparato produttivo e delle oggettive difficoltà economiche e sociali attraversate dai cittadini dell’isola”.
Cappellacci ha scritto anche una seconda lettera indirizzata agli enti energetici e petroliferi in cui comunica i contenuti delle delibere adottate dalla Giunta e le iniziative avviate presso l’Unione Europea e a livello nazionale per rendere operative nell’intero territorio regionale le prerogative già individuate nel Regolamento CEE riguardanti l’attivazione della zona franca nel territorio dell’isola di Sardegna e sue isole minori circostanti.