“Apprendiamo che mercoledì 14 novembre é convocato il Consiglio Regionale della Sardegna per votare l’introduzione, nella legge elettorale, della norma sulla doppia preferenza di genere, da ben cinque anni al centro delle battaglie delle donne sarde, delle associazioni, dei movimenti, delle istituzioni e degli organismi di parità e oggi. Il ‘Coordinamento3 – Donne di Sardegna’ esprime, tuttavia, seria preoccupazione in quanto, ad oggi, non c’è stato alcun pronunciamento ufficiale da parte dei capigruppo per un impegno di assunzione di responsabilità, ferma e inequivoca, a garanzia del voto palese, così come richiesto con lettera formale, indirizzata al presidente Gianfranco Ganau e ai capigruppo”.
Sul punto il Coordinamento3 si era già espresso a ottobre, in occasione della visita del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, al quale era stato rivolto un appello (leggi qui). “È sempre in agguato – proseguono dal collettivo femminile – il rischio che possa ripetersi quanto accaduto il 21 giugno 2013, quando la stessa norma fu vergognosamente bocciata proprio con il vile ricorso al voto segreto, una strategia dell’inganno che non può più essere tollerata e che non sarà consentita. Il movimento delle donne sarde, unitario e trasversale, adotterà misure adeguate, pubbliche e visibili, per impedire che ciò possa avvenire. Stigmatizziamo ogni forma di autotutela e autoreferenzialità, ancora oggi disvalori della massima Assemblea che omettono ogni richiesta di trasparenza compatibile con l’agire collegiale, nel rispetto degli elettori e delle elettrici”. Nella nota si legge ancora: “Il ‘Coordinamento 3-Donne di Sardegna’, nel denunciare il pericolo dell’affossamento della doppia preferenza di genere con voto segreto, richiama il presidente del Consiglio e i capigruppo alle proprie responsabilità e afferma che, il voto palese, nell’evocare ad aprire straordinari orizzonti di civiltà e democrazia, guadagnerebbe una rinnovata fiducia delle donne per la realizzazione di un’ auspicabile paritaria partecipazione politica ed accesso alle cariche elettive della nostra Regione”. La nota è stata scritta dalla segreteria organizzativa composta da Carla Puligheddu, Simonetta Corongiu, Rita Corda, Carla Medau e Rita Mameli.