A rischio le roccaforti rosse della sinistra in Sardegna, dove domani 107.446 elettori di quattro Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti saranno chiamati nuovamente alle urne nel turno di ballottaggio per la scelta del sindaco. Si sfideranno i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze lo scorso 5 giugno. Questo secondo turno interessa Carbonia e Olbia, tra gli ex capoluoghi di provincia: gli elettori sono rispettivamente 28.096 e 46.919 elettori. Ma anche a Monserrato (17.799) e a Sinnai (14.632), entrambi inglobati nella città metropolitana di Cagliari, si riaprono le urne. Sempre dalle 7 alle 23.
Come accade di norma nei ballottaggi, nonostante le percentuali sui voti raccolti al primo turno, per tutti i candidati si apre una nuova fase: si riparte dallo 0-0 calcistico.
A Carbonia il sindaco uscente Giuseppe Casti (Pd) deve vedersela con l’esponente del Movimento 5 stelle Paola Massidda, che, nel caso di vittoria, sarebbe la prima donna sindaco grillina della città mineraria. Impiegata Asl di 50 anni, sposata e madre di due figli, è arrivata al secondo turno, ottenendo il 21,95%, in extremis e strappando a Bruno Piano (civica) la possibilità di sfidare Casti, che si è fermato al 36,15% con una coalizione formata da Pd, Partito dei Sardi, Sel e due liste civiche, cittadini per Carbonia e Unione cittadina. In questo caso nessun apparentamento ufficiale ma è probabile che arrivino apporti esterni perché dai calcoli emerge che sia
per Unidos che per la lista civica di Piano la vittoria di Casti porterebbe in dote alcuni seggi in più.
A Olbia va in scena il “classico” scontro centrodestra-centrosinistra tra Carlo Careddu, vice sindaco uscente del Pd, forte del 32,3% del primo turno, e Settimo Nizzi, deputato di Fi, che si è fermato al 28% delle preferenze. Mentre per Careddu non ci saranno apparentamenti, Nizzi ha annunciato l’endorsement del candidato della coalizione civica l’Altra Olbia, Marco Balata – ma non del movimento La Base che ha sostenuto Balata al primo turno e ora lascia libertà di scelta – e degli ex azzurri di Forza Olbia.
A Sinnai la sfida è tutta interna al centrosinistra: Sel sostiene insieme a Centro democratico, Partito dei sardi,
Psd’Az, Rossomori e due civiche il candidato Matteo Aledda, in vantaggio con il 45,6%, mentre il Pd è il partito della rivale, il sindaco uscente Barbara Pusceddu, aiutata nella scalata alla riconferma anche da quattro civiche.
Nella rossa Monserrato al primo turno ha chiuso in vantaggio è il candidato sostenuto da Riformatori, Socialisti e due civiche, Tomaso Locci. Dovrà vedersela con Tonio Vacca, sindaco in due consiliature, alla guida di una coalizione con Sel, Psd’Az, Rossomori e civica.