Disegno di legge sulla sanità in Aula entro febbraio. Salta il passaggio con il parere del Cal, scatta la polemica

Il disegno di legge per la riorganizzazione della sanità in Sardegna arriverà in Aula entro la fine del mese, come confermato dal presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini. La norma, approvata dalla commissione Sanità con i soli voti della maggioranza, è stata alleggerita dalle parti riguardanti l’impegno finanziario, poiché la Manovra non è ancora stata discussa e la Regione è vincolata a una spesa limitata ai dodicesimi.

Il Consiglio delle autonomie locali (Cal) intanto ha attaccato per il mancato coinvolgimento nella discussione. Secondo Carla Fundoni, presidente della commissione, il testo, non contenendo riferimenti alle autonomie locali, non prevede l’attesa di 15 giorni per il parere del Cal. “Chiusa la votazione del ddl 40, ci saranno solo i dieci giorni tecnici per la relazione di minoranza, e si prevede che il disegno di legge entri in aula tra il 25 e il 26 febbraio”, ha dichiarato Fundoni.

Paola Secci, presidente Cal, ha definito il mancato coinvolgimento “inaccettabile” e una “mossa poco consona”. Secci ha sottolineato che la riforma sanitaria ricade soprattutto sui territori, i quali sono rappresentati proprio dal Cal. “I problemi della sanità riguardano la mancanza di medici di base e la chiusura delle strutture. Il Cal rappresenta tutti i territori e dovrebbe avere voce in capitolo”, ha affermato Secci.

Anche le forze di opposizione non hanno mancato di criticare la decisione. Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha definito il mancato parere del Cal un “pericoloso precedente”, evidenziando che la legge ha un impatto diretto sulle amministrazioni locali. Truzzu ha inoltre attaccato la norma, considerandola “inutile” e incapace di risolvere i problemi della sanità sarda. “L’unico risultato immediato sarà la possibilità di commissariare i direttori generali delle aziende sanitarie, sostituendoli con dirigenti di fiducia del centrosinistra”, ha denunciato.

Comandini ha respinto le accuse di aver bypassato il Cal, affermando che è stata semplicemente applicata la legge. “La commissione Sanità non ha chiesto il parere del Cal sul disegno di legge 40 perché ha seguito quanto previsto dall’articolo 9 della legge regionale che regola il Consiglio delle autonomie locali”, ha spiegato Comandini.

Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, ha ribadito che il disegno di legge entrerà in aula così com’è stato presentato dalla Giunta lo scorso agosto. “Starà poi all’Aula mettere in campo le modifiche necessarie a renderlo coerente con il sistema normativo e con le esigenze della Sardegna”, ha dichiarato Agus, precisando che le urgenze più pressanti troveranno spazio nella Finanziaria che verrà discussa subito dopo la riforma sanitaria.

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