Una nuova normativa per favorire prevenzione, individuazione, controllo e cura del diabete. La proposta di legge è stata presentata questa mattina dal primo firmatario Lorenzo Cozzolino (Pd) e dal capogruppo dei Democratici in Consiglio regionale Pietro Cocco. I punti chiave? Assistenza integrata territorio-ospedale e istituzione della Commissione regionale per le attività diabetologiche. Fondi previsti: cinque milioni di euro all’anno. “Il diabete mellito e le sue complicanze – ha detto Cozzolino – per la prevalenza in continuo aumento sono uno dei maggiori problemi sanitari emergenti e una delle prime voci di spesa sanitaria in Sardegna”. Cozzolino ha ricordato i numeri della patologia citando gli ultimi dati pubblicati sul sito della Asl 8: incidenza di oltre 50 casi per 100 mila abitanti nella fascia sino ai 30 anni. “Ogni anno – ha ricordato il consigliere Pd – abbiamo nell’isola circa 700 nuovi casi di diabete di tipo Uno, quello che richiede almeno quattro somministrazioni di insulina al giorno”. Non ci sono fonti ufficiali sul diabete tipo 2. “Ma – ha detto Cozzolino – alcune fonti portano a ipotizzare un numero approssimativo di almeno 5000 casi all’anno”. Attualmente il numero dei diabetici – senza considerare il sommerso – supera quota 50mila. “Con il coinvolgimento – ha detto il consigliere- di altrettanti nuclei familiari per un totale di circa 250-300 mila persone, il 20 per cento della popolazione sarda”. Fondamentale l’articolo 4 intitolato “rete regionale assistenziale diabetologica”: prevede un sistema organizzato in tre livelli. Primo, assistenza sanitaria generale. Secondo e terzo, assistenza sanitaria specialistica.
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