Il popolo pentastellato va a congresso e, nella costellazione nazionale, la rappresentanza sarda già si assicura un ruolo di primo piano. Il passaggio dal movimento originario a quello di un partito strutturato e di governo è iniziato da un po’ e, a ottobre, si andrà a decidere quale sarà lo scenario definitivo futuro. Se continuare con Beppe Grillo sulla scia di quel percorso tracciato sull’onda del “vaffa”, o se seguire la direzione tracciata da Conte, che guarda a una visione di partito strutturato. Nella contesa tra le due mozioni il popolo pentastellato sardo, come sottolineano i bene informati del Movimento, “è compatto con Conte”.
A sostenere la mozione dell’ex premier ci sono Alessandra Todde ed Ettore Licheri. La presidente della Regione è la punta più avanzata della mozione e oggi, forte della sua costante presenza e attività nel quadro nazionale, viene considerata “l’unica vera oppositrice al Governo Meloni”. Tanto è vero che, come si dice negli ambienti che le sono più vicini, sarebbe proprio Conte a spingere perché la governatrice abbia un ruolo nel ticket del presidente. Nonostante ripeta di voler governare la Sardegna, l’ex viceministra e oggi prima donna alla guida dell’Isola, non fa mancare il suo sostengo anche fuori dal territorio regionale. I giorni scorsi con Michele Emiliano e poi il supporto ad Andrea Orlando. Si cerca di replicare un modello che in Sardegna è stato vincente. Il Campo largo con cui ha vinto le elezioni segnando il primato di prima donna alla guida dell’Isola. Esperimento riuscito e da replicare, come si sottolinea nell’ambito del centrosinistra. La stessa visione si cercherà di applicarla alle prossime regionali che si svolgono nelle altre regioni e poi alle comunali della primavera. Resta poi un orizzonte: quelle delle prossime politiche dove il centrosinistra andrà a sfidare la leader di Governo. E, sebbene si dica che quella sarà un’altra partita, c’è chi scommette che la preparazione per quella partita sia già iniziata.