Cinque candidati a Cagliari, cinque a Sassari, due ad Alghero. E poi le sfide a Monserrato e Sinnai. Allo scadere del termine ultimo per la presentazione di simboli e liste per le Comunali dell’8 e 9 giugno, ora c’è l’ufficialità di tutti gli aspiranti sindaci in campo.
Cagliari. A correre per lo scranno più alto a Palazzo Bacaredda saranno in cinque. L’ex primo cittadino ed ex consigliere regionale dei Progressisti, Massimo Zedda, sostenuto dall’alleanza che ha portato alla vittoria del Campo largo alle Regionali con Alessandra Todde; Alessandra Zedda, ex vicepresidente della Giunta Solinas, ex Forza Italia ora Lega, sostenuta dal centrodestra; Giuseppe Farris con Movimento CiviCa 2024; Emanuela Corda con Alternativa; Claudia Ortu con Cagliari popolare – Alternativa di classe, sostenuta da Potere al Popolo e Pci.
Sassari. Anche qui i candidati alla carica di sindaco sono cinque, sostenuti da 24 liste e 713 aspiranti consiglieri. Si tratta di Mariano Brianda, Nicola Lucchi, e Giuseppe Palopoli – tutti e tre sostenuti da liste civiche – Gavino Mariotti per la coalizione di centrodestra, Giuseppe Mascia del Partito Democratico per il Campo largo di centrosinistra. Alla fine invece Manuel Pirino – inizialmente pronto a candidarsi – ha fatto un passo indietro e sosterrà Brianda.
Alghero. Nella città catalana sarà sfida a due: Raimondo Cacciotto – esponente Avs – per il Campo largo aperto alle forze centriste, e Marco Tedde (Forza Italia) per il centrodestra. I candidati consiglieri sono in totale 316.
Monserrato. Quattro candidati e quattordici liste. Si ripresenta il sindaco uscente, Tomaso Locci, sostenuto da tre liste civiche. Il centrodestra ci prova con Alberto Corda, mentre il Campo largo qui si presenta diviso: Efisio Sanna con il Pd e due civiche, Valentina Picciau con M5s e tre civiche.
Sinnai. Tre aspiranti sindaci nel Comune della Città metropolitana di Cagliari. Il Campo largo schiera Barbara Pusceddu, vicesindaca (ed ex prima cittadina) nella Giunta di Tarcisio Anedda che non si ricandida; Aurora Cappai, assessora ai Lavori pubblici, sostenuta da civiche (compresa una di Forza Italia), e poi Aldo Lobina con una lista, Sinnai Libera.