Da Bruxelles via libera al piano di investimenti per la Sardegna: pronti 1 miliardo e mezzo di euro

La Commissione europea si è espressa positivamente riguardo alla definizione del programma regionale 2021-2027, approvando il Programma regionale Fesr della Sardegna da 1 miliardo e 500 milioni di euro. Via libera quindi da Bruxelles per il piano di investimenti della Sardegna in favore dello sviluppo, dell’occupazione e della crescita. Soddisfazione in Regione, che riceva una dotazione finanziaria quasi raddoppiata rispetto al precedente ciclo di programmazione.

“La Sardegna si prepara a promuovere la crescita intelligente e il processo di trasformazione digitale del sistema regionale – ha commentato il Presidente Solinas – per rilanciare la competitività del sistema produttivo e per creare occupazione di qualità. Siamo pronti a promuovere la transizione verde per avere un sistema sostenibile e a garantire la parità di accesso ai servizi di qualità come istruzione, occupazione, turismo, cultura e sanità. Questo ambizioso programma – ha continuato Solinas – mira a creare una società più vicina ai cittadini e a promuovere l’identità dei territori periferici per valorizzare le potenzialità urbane naturalistiche e turistiche dell’isola e attivare nuovi processi locali di sviluppo sostenibile. Grazie alla nuova programmazione attiveremo un imponente piano di investimenti che disegnerà la Sardegna del futuro”, ha concluso il Presidente Solinas.

La quota finanziaria passa da 930,9 milioni del periodo 2014-20 a 1,5 milioni per il nuovo settennato (2021-27) ed è costituita da una quota di cofinanziamento UE pari al 70 per cento e da una quota di cofinanziamento nazionale, pari al 30 per cento del totale. La programmazione sarda è distribuita su 6 priorità principali: competitività intelligente, transizione digitale, transizione verde, mobilità urbana sostenibile, Sardegna più sociale e inclusiva, sviluppo integrato urbano e territorio (a cui si aggiunge la priorità relativa alle azioni di assistenza tecnica).

L’Assessore alla programmazione e al bilancio, Giuseppe Fasolino. “La decisione dell’Europa è arrivata in anticipo rispetto alle aspettative e alle tempistiche date nell’incontro della scorsa settimana a Olbia e questo è un ulteriore segnale di attenzione di Bruxelles per la nostra Isola e per il lavoro svolto. La Sardegna ora dovrà dimostrarsi pronta a cogliere appieno le opportunità offerte dalle ingenti risorse comunitarie e statali a disposizione”, ha concluso l’Assessore.

Delle scelte strategiche individuate dalla Regione, ‘Transizione verde e digitale’ e ‘Competitività intelligente’ quelle verso cui sono state destinate le maggiori risorse, circa 1 miliardo in totale (su un programma di 1.581 milioni di euro). Nello specifico, per la ‘Transizione verde’ sono previsti 522,10 milioni di euro (la priorità 3 promuove transizione energetica pulita ed equa, per il miglioramento della gestione delle fonti energetiche, verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio, investimenti verdi e blu, l’economia circolare ed efficiente, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione e la gestione dei rischi); per la ‘Transizione digitale’ sono previsti 160 milioni di euro (la priorità 2 è destinata miglioramento della qualità, accessibilità ed efficienza dei servizi digitali della Pa, tramite forme di co-progettazione, di sostegno alla transizione digitale del comparto produttivo e l’incentivo a pratiche e tecnologie digitali nelle micro e piccole medie imprese); per la ‘Competitività intelligente’ sono previsti 340,12 milioni di euro (tramite la Priorità 1 saranno perseguiti gli obiettivi di sviluppo di tecnologie avanzate, creazione di posti di lavoro, crescita delle Pmi e sviluppo di competenze per la specializzazione intelligente).

La Sardegna è anche in linea con i nuovi obiettivi strategici sanciti dal Green deal europeo che prevede una serie di misure per rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini. L’85 per cento degli interventi previsti nella programmazione 21-27 è infatti già indirizzato verso gli obiettivi Green deal, che punta ad azzerare le emissioni di gas serra e spezzare il legame tra crescita e utilizzo delle risorse naturali per agganciare, al contrario, la crescita a piani di sviluppo sostenibile. Il tema del cambiamento climatico è infatti al centro delle politiche future: 550 milioni di euro del programma nel suo complesso sono orientati a misure per il clima, 438 milioni di euro all’ambiente, 173 milioni di euro a tutela della biodiversità.

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