Crs4, gestione Cao sotto accusa: “Perde finanziamenti”. E ci sono promozioni ‘sospette’

La crisi del sistema Regione targato centrodestra non risparmia il Crs4, il Centro regionale di ricerca che viene governato con nomine politiche. A maggio 2022, per altri tre anni, è stato rinnovato Giacomo Cao, ingegnere e docente universitario, ma la sua gestione è diventata una via Crucis, a sentire lavoratori e sindacati. Al coro delle polemiche si aggiunge adesso la voce dei Progressisti, il gruppo in Consiglio regionale che attraverso il capogruppo Francesco Agus ha presentato un’interrogazione.

In cima alle preoccupazioni ci sono i finanziamenti persi. “Per portare avanti i progetti di ricerca, il Crs4 contava nel 2019 su oltre 5 milioni di euro che nel 2021 si sono ridotti a 3,5. Nonostante il flusso di risorse pubbliche per la ricerca previste nel Pnrr, nel 2022 la tendenza sembra addirittura essere peggiorata”, ha messo nero su bianco Agus.

Il Crs4 è stato fondato nel 1998 dal premio Nobel Carlo Rubbia. La Regione lo controlla per il tramite di Sardegna Ricerche. “Adesso la gestione non convince sindacati e lavoratori”, proseguono i Progressisti. Parte della lite in corso ruota intorno alla riorganizzazione degli uffici “presa in solitudine da Cao”, che è l’amministratore unico”. Il nuovo schema è stato bocciato dal 62 per cento dei lavoratori. Ma Cao, fedelissimo del centrodestra che l’ha scelto e confermato, ha tirato dritto. “E dalla Regione ci si aspettava una presa di posizione che non è arrivata”. Non solo: come ogni modello organizzativo che viene messo in piedi anche quello del Crs4 presuppone promozioni, altro nodo della contesa ma su cui non si fanno nomi anche tatticamente, dall’una e dall’altra parte. Qualche indiscrezione, però, circola. Anche piuttosto dettagliata.

Sul Crs4 i sindacati chiedono da tempo un incontro alla Giunta, ma l’apertura del tavolo non arriva. “Il Crs4 – prosegue Agus – è stato per oltre trent’anni un centro di livello internazionale all’avanguardia nel campo della ricerca di base. Ha dato lustro alla Sardegna, contribuendo allo sviluppo tecnologico in numerosi campi quali le bioscienze, i sistemi energetici intelligenti, la sicurezza informatica e le infrastrutture computazionali. La notevolte riduzione del volume dei finanziamenti mette a rischio la prosecuzione delle attività: è un dato preoccupante che non possiamo permetterci di trascurare”.

Agus evidenzia anche “il preoccupante clima che si è instaurato tra la direzione e i lavoratori“. Con la prima che è diffidente nei confronti dei secondi. Tensioni, queste, legate “non solo a seguito della riorganizzazione imposta dall’amministratore unico, ma anche sulle recenti disposizioni tendenti a controllare in maniera sproporzionata l’autonomia dei ricercatori“. Una vigilanza inaccettabile.

I Progressisti rinnovano la richiesta di impegno dell’Esecutivo regionale già avanzata dai sindacati: “Chiediamo alla Giunta di intervenire per capire cosa non stia più funzionando nella gestione del Crs4. Sono state segnalate incongruenze anche nell’assegnazione dei premi di risultato del personale“. Al Crs4 i dipendenti sono 130 e “garantiscono da decenni risultati eccellenti”.

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