Dopo la mozione sulla Vertenza Sardegna approvata in Senato, il Pd rilancia la “questione sarda” con alcune priorità per imboccare la strada dello sviluppo: lo fa attraverso una mozione che verrà discussa lunedì 11 alla Camera insieme a quella di Cd-Sel già esitata a Palazzo Madama. Il documento – “non un cahier de doleance o una contestazione su tutto”, hanno chiarito i parlamentari – punta a “portare a Roma un lavoro che inizia in Sardegna” e il Pd, a tutti i livelli, dai consiglieri, alla Giunta sino al Parlamento, vuole prendersi le proprie responsabilità, facendo una proposta al Governo. Quattro i punti principali: la definizione conclusiva della vertenza entrate, la rivendicazione della specialità dell’Isola, la questione energetica e i trasporti. Nei 15 punti complessivi della mozione non mancano i riferimenti alla revisione dell’estensione delle servitù militari, la lotta alla dispersione scolastica, allo spopolamento, alla crisi industriale.
“Cerchiamo di determinare quella che secondo noi deve essere l’agenda politica del Governo per la Sardegna – ha spiegato Romina Mura – soffermandoci su alcuni temi strategici per imboccare il cammino dello sviluppo e superando gap infrastrutturali”. “Non c’è la volontà di dividere il fronte dei parlamentari sardi, ma abbiamo sentito il bisogno di portare un nostro progetto – ha sottolineato Siro Marrocu – L’obiettivo è arrivare ad una sintesi unitaria, ma mi auguro che non si voti lunedì, che il governo non si comporti in maniera superficiale accogliendo tutto ciò che viene presentato come accaduto in Senato, preferirei un governo che da lunedì interloquisca sui vari punti”. Caterina Pes si è detta fiduciosa che questa mozione venga “ampiamente meditata” dall’esecutivo Renzi, mentre Emanuele Cani ha ricordato che occorre “un impegno più preciso del Governo per inserire la Sardegna nella costruzione di una politica industriale”. Francesco Sanna ha ribadito che “non si tratta di una supplica al sovrano. È una mozione riformista che ha la volontà di individuare i problemi e offrire la chiave di trasformazione dei limiti del sistema sardo. Diciamo al Governo: inizia dalla Sardegna”. Renato Soru, segretario regionale del Pd ed europarlamentare, ha spiegato che il documento serve anche per “ricordare che i parlamentari del Pd rappresentano una grande opportunità per la Giunta della Sardegna e per rendere più incisivo il lavoro dell’Esecutivo, anche attraverso un’azione di stimolo. La specialità – ha aggiunto – è importante, è un pezzo della storia d’Italia e non ci rinunciamo. Assunzione di diritti, responsabilità e doveri. Primo è individuare la nostra strada per lo sviluppo, compreso migliorare l’efficienza della Giunta”. Soru è fiducioso sulla mozione ma non risparmia puntualizzazioni al Governo sugli accantonamenti, sulla riduzione delle servitù militari, sull’energia e sui trasporti.