Crisi in Afghanistan, l’assessora Zedda: “Siamo pronti ad accogliere i profughi”

La Sardegna non resta insensibile al grido di dolore dei profughi che stanno fuggendo dalla morsa feroce del regime talebano, cercando salvezza e libertà. La vice presidente e assessora al Lavoro, Alessandra Zedda, e l’assessore agli Enti locali, Quirico Sanna, hanno partecipato in rappresentanza della Giunta alla riunione del Tavolo di coordinamento regionale dei flussi migratori non programmati, convocata dal Prefetto di Cagliari con i rappresentanti di tutte le istituzioni – Prefetture, Questure, Ats, Anci, Tribunale dei minori, Diocesi – da sempre impegnate nella gestione dell’accoglienza dei migranti.

Obiettivo dell’incontro, la pianificazione delle iniziative per assicurare l’accoglienza di cittadini afghani che hanno collaborato con le forze armate, con l’ambasciata italiana e con l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e dei loro familiari fino al primo grado, attraverso il ponte umanitario avviato in questi giorni. La Regione Sardegna ha assicurato la disponibilità a fare la propria parte, all’interno di un sistema di rete definito, ribadendo la necessità di conoscere per tempo numeri e tipologie dei nuclei familiari, con particolare attenzione ai minori non accompagnati, ai quali potrà essere riconosciuto lo status di rifugiato. “La Sardegna – sottolinea l’assessora Zedda – si impegna ad assicurare la necessaria accoglienza e garantire, di concerto con il volontariato organizzato, tutte le azioni necessarie per una ordinata e coerente collocazione nelle strutture di accoglienza e favorire una ripresa delle condizioni di salute di quanti saranno accolti”.

Sono 110 i profughi afghani che nei prossimi giorni troveranno accoglienza e rifugio nei vari centri della Sardegna. Si tratta di nuclei familiari, alcuni dei quali anche con minorenni. “Cinquantatrè saranno ospitati a Cagliari, 32 a Sassari, 14 a Nuoro e 11 a Oristano”, precisa all’Ansa il prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao. “È stato un primo incontro a cui ne seguiranno degli altri – annuncia il prefetto Tomao – abbiamo ricevuto la disponibilità da parte di tutti per accogliere i profughi e, congiuntamente, è stata avviata una ricognizione sul territorio per verificare e individuare i posti disponibili”. Una trentina saranno ospitati dall’Arcidiocesi di Sassari, tramite la Caritas diocesana e la Fondazione accademia casa di popoli. Ne ha dato notizia nei giorni scorsi l’arcivescovo metropolita, monsignor Gian Franco Saba. Tutti alloggeranno nella struttura residenziale di una comunità religiosa. Finora non è arrivato nessuno dei primi 110 rifugiati destinati alla Sardegna. “Sicuramente – avverte il prefetto di Cagliari – ne arriveranno presto degli altri e noi stiamo predisponendo ogni cosa per la migliore accoglienza”.

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