Covid, lo spiraglio per bar e ristoranti: col nuovo Dpcm niente chiusura alle 18

Di ufficiale non c’è ancora nulla. Ma visto l’abbassamento dell’Rt, ovvero l’indice di contagio che indica la dimensione della pandemia, quindi la diffusione del virus, col nuovo Dpcm il Governo di Giuseppe Conte potrebbe allentare le maglie delle ristrizioni per il settore della ristorazione. Almeno nelle zone gialle, fascia di regioni in cui rientra la Sardegna e non nei giorni festivi.

Si tratta, come detto, solo di un’ipotesi che Palazzo Chigi sta discutendo insieme alla cabina di regia che lavora al ministero della Salute (nella foto Conte e Roberto Speranza). Per bar e ristoranti si profila la possibilità di aprire anche la sera, ma sempre contingentando gli ingressi e con un numero massimo di quattro persone per ogni tavolo, a meno che non si tratta di conviventi e allora non c’è un limite.

Dal Dpcm del 3 novembre, bar e ristoranti, così come le gelateria, devono chiudere alle 18. Dopo quell’ora non è più ammesso il servizio a tavolino. I locali possono continuare a lavorare solo per garantire l’asporto. Col nuovo Dpcm, che dovrà essere firmato da Conte entro il 2 dicembre e valere dal giorno successivo, il limite delle 18 potrebbe cadere, almeno sino alle fesitività quando invece, per evitare assembramenti visto che la maggior parte delle persone non lavora, sembra sicuro un nuovo obbligo di chiusura dopo il tramonto.

 

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