Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha definito “una giornata dal grande valore simbolico” quella che ha dato il via alla campagna di vaccinazione anti-Covid anche in Sardegna. Per il governatore si tratta di “un passo importante per il ritorno alla normalità che auspichiamo possa avvenire al più presto”. In Sardegna verrà avviata la campagna di vaccinazione più massiccia e la Regione sta cercando di preparare la macchina sanitaria per i prossimi mesi in cui “sarà ancora fondamentale non abbassare la guardia e che ci vedranno impegnati con forza anche nel più importante progetto di screening che l’Isola abbia mai realizzato, con l’obiettivo di abbattere drasticamente la circolazione virale”.
Sulla stessa linea anche l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, che già pensa alla campagna che partirà a gennaio con l’arrivo di 33mila dosi a cui seguirà un ulteriore invio dello stesso quantitativo per la vaccinazione delle categorie a rischio individuate secondo i criteri stabiliti a livello nazionale: “Si inizierà quindi con gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale e gli ospiti delle Rsa. Già nei prossimi giorni attendiamo l’arrivo di altre 4 miIa dosi. Vaccineremo tutte le persone che lavorano nelle strutture sanitarie dell’Isola, pubbliche e private”.
In Sardegna sono stati individuati dodici centri di vaccinazione dislocati su tutto il territorio, in corrispondenza dei principali ospedali. “La campagna vaccinale durerà circa un anno – annuncia l’assessore – ma ci auguriamo che possa esserci un’ accelerazione con l’approvazione degli altri farmaci in attesa del via libera”.