Covid-19, la spesa con la mascherina. Ma sull’ordinanza di Truzzu è polemica

Mascherine obbligatorie per l’ingresso in tutti gli esercizi commerciali di Cagliari tenuti aperti dai provvedimenti nazionali e regionali. I dispositivi potranno essere anche autoprodotti, “purché siano capaci di coprire efficacemente e completamente sia il naso che la bocca”, mentre i lavoratori dovranno indossare anche i guanti. È questa la principale novità della nuova ordinanza emessa dal sindaco Paolo Truzzu.

Oltre all’obbligo di proteggere naso e bocca, l’ordinanza prevede la sanificazione delle strade, “prioritariamente,
nelle aree prospicienti gli ospedali, gli ambulatori, i centri commerciali, i mercati e gli ipermercati, nonché punti vendita di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, banche ed uffici pubblici”. Ancora: igenizzazione anche per le pensiline del trasporto pubblico locale dell’azienda Ctm e per l’arredo urbano. Nel documento il primo cittadino conferma la chiusura dei cimiteri. parchi e delle aree cani, lo stop ai negozi di alimentari le domeniche e ribadisce che “è vietato ogni spostamento delle persone fuori dal Comune e all’interno dello stesso territorio municipale se non per comprovate esigenze lavorative o di assoluta urgenza, come i motivi di salute”.

La nuova ordinanza è stata però contestata dall’opposizione. “Le mascherine sono diventate merce rara – protestano i consiglieri Marzia Cilloccu e Fabrizio Marcello -, anche per il personale sanitario. Per cui non si comprende come e dove i cittadini di Cagliari possano reperire i suddetti dispositivi, a meno che non ci si voglia riferire alle mascherine fatte in casa, la cui efficacia non è certificata e garantita e l’unico effetto sicuro che producono è coprire, o meglio mascherare, parte del viso. Chiediamo pertanto che il sindaco metta a disposizione dei cittadini quanto necessario per poter ottemperare alla necessità di tutelare tutta la cittadinanza verso i rischi del contagio da Covid-19″.

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