Corte Conti bacchetta Regione su bilancio. Scintille tra Paci e consigliera

La Corte dei Conti bacchetta la Regione sugli assestamenti di bilancio, che hanno prodotto uno scostamento del 20% tra previsione iniziale e finale sui crediti da riscuotere e sulla contabilità armonizzata. La spesa sanitaria registra un segno positivo per i bilanci delle vecchie Asl, grazie ai fondi regionali. Le criticità sono state evidenziate nella relazione della consigliera della Sezione controllo, Maria Paola Marcia, nell’adunanza per la verifica del rendiconto generale della Regione per il 2016. Davanti all’assessore Raffaele Paci e a tutti i vertici degli uffici regionali, sono state elencate le questioni che dovranno essere chiarite in vista del giudizio di parificazione dei conti della Regione. E non sono mancati i momenti di tensione, nonostante i toni formali dovuti alla solennità dell’evento. “Nell’esercizio 2016 si apportano numerose variazioni alle poste del bilancio, cui si aggiunge il ritardo che si è determinato nell’approvazione dell’assestamento di bilancio stesso, talché le previsioni finali registrano un anomala distanza rispetto alle previsioni iniziali (oltre il 20%) – ha spiegato la consigliera – Infatti a fronte di previsioni iniziali di entrata e di spesa di competenza per 8,852 miliardi di euro, si registrano previsioni finali pari a 10,689 Miliardi di euro”.

La relatrice ha poi sottolineato “una decisa sofferenza nella fase di riscossione, ovvero criticità nell’attività amministrative di determinazione dell’esercizio di esigibilità dei crediti”. Migliora, invece, la spesa sanitaria con “il disavanzo complessivo per l’esercito 2016 delle aziende sanitarie che ammonta 299.665.000 in diminuzione rispetto all’esercizio precedente: il miglioramento è interamente ascrivibile a maggiori finanziamenti erogati dalla Regione”. Critiche nell’approccio alla nuova contabilità armonizzata. “Le diverse difficoltà incontrate dall’apparato regionale nell’attuazione del principale obiettivo della riforma (avvicinare la competenza finanziaria quella economica) sono state riconosciute, comportando ritardi ripetuti e correzioni”. Nella sua replica l’assessore Paci ha sottolineato le difficoltà incontrate dagli uffici sia per “norme contraddittorie e farraginose” che a causa di una recente sentenza che, seppure per questioni non sostanziali, ha costretto per mesi i funzionari a riscrivere leggi di bilancio e assestamento. “È chiaro, ad ogni modo – ha detto – che nel 2018 dobbiamo correre nella spesa”.

Tra le contestazioni sollevate dalla relatrice, alcune sono legate al fatto che per il secondo anno la Sardegna ha dovuto fare i conti con le norme rigide del bilancio armonizzato, che rende meno flessibili le voci di spesa e l’indebitamento. Le critiche sulla gestione delle entrate, ma anche sulla spesa per missioni, sull’avanzamento della programmazione dei fondi comunitari, sulle scarse risorse per la dispersione scolastica, hanno fatto scattare la replica, a tratti irrituale, di Paci, responsabile anche del Bilancio. “Premesso che le analisi condotte dall’ufficio istruttore risentono di carenze informative – ha contestato la consigliera Marcia nella sua relazione – tuttavia si è osservato che la gestione dell’esercizio 2016 ha trovato supporto in un quadro finanziario complessivo che le sue diversificate e componenti non si è dimostrato adeguato a sostenere una evoluzione dinamica dell’azione, bensì è appena sufficiente a salvaguardare il livello di spesa e di servizi già precedentemente in atto”. Immediata la replica di Paci. “Sul banco degli imputati ci dovrebbero essere altri – ha ribattuto – lo Stato pretende il rispetto del bilancio armonizzato ma ritarda la sua adesione. La Corte dei Conti fa il suo mestiere, quello di stimolare la Regione ad essere sempre più efficiente. È una relazione severa, ma su ciò che noi gestiamo direttamente siamo andati benissimo”. A fine udienza in tanti hanno assistito ad un accesa discussione tra il vicepresidente della Regione e la consigliera Marcia, interrotta dal presidente della Sezione controllo che ha chiesto a entrambi di proseguire riservatamente nel suo ufficio.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share