“Capisco l’emergenza e noi ci stiamo facendo in quattro per aiutare i cittadini in ogni modo possibile ma con il decreto Cura Italia rischiamo di finire in ginocchio. E sarebbe un grave errore: i Comuni sono la base insostituibile per qualsiasi strategia economica e sociale futura”. Lo dice il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, lanciando un appello al Governo.
“Servono con urgenza le risorse per fronteggiare una crisi molto dura – aggiunge -. Rischiamo il default: la mancanza degli introiti previsti, l’ondata di iniziative turistico-imprenditoriali rinviate, saltate, o cancellate definitivamente inciderà gravemente sul tessuto economico cittadino. Il Comune da solo e con pochi fondi non potrà reggere un urto così forte”.
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“Garantiamo i servizi primari: trasporto pubblico, istruzione, sistema socio-assistenziale, ambiente, igiene urbana e tessuto infrastrutturale – incalza -. Con le risorse attualmente a disposizione affrontiamo l’emergenza coronavirus ma in futuro potremo essere molto in difficoltà e senza liquidità nelle nostre casse. Il bilancio del Comune risente oggi di enormi incertezze”.
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“Condivido con i colleghi sindaci la necessità di essere uniti nelle richieste al governo. Sostengo l’idea del sindaco di Firenze, Dario Nardella, su un decreto specifico per i comuni, il ‘Cura città’. Serve, da parte del Governo, un segno tangibile, un provvedimento che, appunto, sostenga i servizi di base che ho prima elencato – conclude -. Senza risorse saltano i servizi pubblici essenziali: il trasporto pubblico locale, l’assistenza domiciliare, i servizi a disabili e anziani, la raccolta dei rifiuti: nuove emergenze che ricadranno sulle spalle dei cittadini”.