Coordinamentu sardu ufitziale, lettera a Consiglio d’Europa: “Rispettare impegni”

Il Coordinamentu pro su sardu ufitziale (Csu), organizzazione per la lingua sarda, ha scritto una lettera al segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjrn Jagland. Obiettivo: “Sollecitare – spiega il Csu – una presa di posizione del Comitato dei ministri in merito ai ritardi e alla debolezza dell’Italia sulla politica linguistica
a protezione delle lingue minoritarie e delle minoranze nazionali”.

La Sardegna è riconosciuta quale minoranza nazionale e linguistica dalla Convenzione quadro di Protezione delle minoranze nazionali, firmata e ratificata dalla Repubblica, e in seguito a ciò periodicamente ispettori-consulenti del Consiglio effettuano delle ricognizioni per determinare se gli Stati firmatari della Convenzione quadro hanno rispettato gli impegni oppure no. “Il ritardo comincia a preoccupare – sottolineano Giuseppe Corongiu, portavoce del Csu -. È fondamentale che l’iter previsto dalla Convenzione quadro sia completato affinché lo Stato italiano sia richiamato ai propri doveri visto che ha ratificato una serie di obblighi in sede internazionale che però
non onora mai. Ciò anche per non rafforzare nella cittadinanza la convinzione che alcune istituzioni internazionali non tutelino i cittadini, ma si schierino sempre dalla parte del più forte”. Nella sostanza gli attivisti della lingua rivendicano una presenza più forte del sardo a scuola, nei media, nell’amministrazione pubblica e nell’università e il rafforzamento della standardizzazione con la creazione di istituzioni preposte allo sviluppo unitario della lingua.

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