Riceviamo dal sindaco di Villanoforru, Maurizio Onnis, e pubblichiamo integralmente la lettera che apre una polemica nei confronti della Regione in occasione di un convegno sulla transizione ecologica in cui si parlerà anche delle Comunità energetiche.
Ecco il testo integrale della lettera
Sembra, caro Sardinia Post, che la polemica sia qualche volta non solo giusta, ma addirittura necessaria. Ed ecco, a confermarlo, un bell’esempio di come si fa politica in Sardegna.
Ho ricevuto, al pari di ogni altro sindaco sardo, l’invito a fare da pubblico a un convegno organizzato dalla Regione e che si terrà a Cagliari venerdì 19, al mattino. Oggetto: la transizione ecologica. Ospite d’onore, infatti, è il ministro Cingolani. Parleranno Solinas, Truzzu e la Pili, l’assessora all’industria.
Pezzo forte: tavola rotonda sulle Comunità energetiche. Alla quale sarebbe stato opportuno invitare chi in Sardegna la comunità energetica l’ha fatta. E ce ne sono solo due: Villanovaforru e Ussaramanna, con statuto registrato, decine di aderenti e impianti fotovoltaici installati. Non altre.
A quel tavolo siederanno attori diversi, compresi i sindaci di Berchidda e Benetutti, il cui tenace lavoro confluirà infine, col tempo, nella Comunità energetica, e poi un deputato lombardo, un senatore lombardo, un assessore regionale lombardo.
Io credo che si sarebbe potuto tagliare qualche posto concesso al nord Italia e riservarlo a chi in questa terra, in Sardegna, sta davvero facendo sforzi per un futuro più pulito e sostenibile. Senza dire che, in tal modo, verrà fuori dalla tavola rotonda un’informazione incompleta e perciò necessariamente distorta. Allora: come definiamo questo tipo di politica?
Maurizio Onnis sindaco di Villanovaforru
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In Sardegna, diverse decine di anni fa, tra gli anziani c’era un modo di dire, usato per dare solennità e importanza a un evento. Il detto era pressappoco così: “È venuta anche gente da fuori”. Erano anni in cui viaggiare da e per la Penisola era costoso e faticoso (non che oggi sia comodissimo ndr) e l’ammirazione per chi arrivava da ‘terre lontane’ era tale che bastava la loro presenza a garantire importanza.
I tempi sono cambiati, la tecnologia fa progressi e il mondo è diventato una grande Rete globale. Eppure nel Dna isolano (nella fattispecie politico) rimane questa sensazione perché nelle stanze della Giunta regionale per confrontarsi su temi sardi ci si affida a “chi viene da fuori”.
Il convengo di venerdì prossimo sull’energia (citato dal sindaco di Villanovaforru nella lettera) presenta una grossa pecca che ha il sapore dello sgarbo istituzionale (casuale o voluto non è dato sapere). A parlare di Comunità energetiche, su cinque invitati, tre vengono dalla Lombardia: il senatore leghista Paolo Arrigoni, Mauro Del Barba, deputato di Italia Viva e Raffaele Cattaneo, assessore regionale all’ambiente. Gli altri due sono i sindaci di Berchidda e Benetutti, Andrea Nieddu e Daniele Arca, amministratori di due Comuni che hanno puntato sulle ‘Smart grid’
A Villa Devoto, però, hanno colpevolmente trascurato le altre due Comunità energetiche, Villanovaforru e Ussaramanna, non riservando i posti alla tavola rotonda ai due sindaci, Maurizio Onnis e Marco Sideri. Forse la loro testimonianza non è stata ritenuta utile, nonostante rappresentasse la possibilità di sentire l’esperienza di chi ha già costituito una Comunità energetica. Che si tratti di ‘distrazione’ o di una scelta motivata da antipatie politiche il governo regionale ha calpestato la classica buccia di banana con conseguente e imbarazzante scivolone.
Nessuno mette in dubbio l’apporto degli ospiti lombardi (in Sardegna l’ospite è sacro) ma se il tema è la ‘comunità’, allora sarebbe stato il caso di avere un occhio di riguardo per la comunità sarda e per due paesi sotto i mille abitanti che, a dispetto del trito e ritrito tema dello spopolamento, hanno deciso di vivere un’esperienza all’avanguardia.
Il convegno prevede un’altra tavola rotonda alla quale parteciperanno consiglieri regionali e il senatore Andrea Cioffi (Movimento 5 stelle). Al netto di quale sarà l’esito del confronto il motto assicura che sarà un successo: “È venuta anche gente da fuori”.
Matteo Sau