Rispetto ai precedenti, il nuovo bando per la continuità aerea della Sardegna- che partirà dalla primavera inoltrata- punterà su un’offerta maggiore di voli, in linea con la domanda. Questo, anche grazie a un attento monitoraggio delle prenotazioni attivato in questi mesi dall’assessorato regionale.
Questa in sintesi la posizione della titolare ai Trasporti, Barbara Manca, parlando con i cronisti prima dell’audizione questo pomeriggio nella commissione consiliare Governo del territorio, confronto proprio sul bando che partirà in primavera inoltrata. “Rispetto al precedente bando sicuramente ci sarà un’offerta più generosa di voli, anche perché quello attuale non garantisce un dimensionamento in linea con la domanda. Questo l’abbiamo potuto evidenziare grazie alla mole veramente importante di dati a nostra disposizione, che adesso stiamo sfruttando per poter garantire il diritto allo spostamento dei nostri cittadini”.
Gli strumenti a disposizione dell’assessorato sono due, fa sapere Manca: “Da un lato abbiamo il decreto ministeriale, dove ci sono elementi minimi che devono essere rispettati. Dall’altro, proprio con il bando possono essere inseriti elementi migliorativi, importanti per garantire un servizio di qualità”. Rischio braccio di ferro con l’Unione europea? “È probabile che ciò avvenga- rimarca l’assessora-. Però quello che noi chiediamo è sostenuto da evidenze, e non da opinioni”.
Manca annuncia quindi una novità che riguarda gli emigrati sardi, con la possibilità di estendere i benefici della continuità territoriale anche a coloro che non sono nati nell’isola: “Quello di emigrato è un concetto un po’ vago- spiega- perché è legato al discorso dei nativi. Ma non è detto che se uno è nato in Sardegna abbia poi un legame stretto con l’isola. Viceversa ci possono essere emigrati di seconda generazione, nati fuori dalla nostra regione, che però hanno dei legami con la Sardegna. Pensiamo che sia giusto che vengano equiparati ai residenti”. (Dire)