Ritardi, assenze e il mancato accordo tra maggioranza e opposizione sull’organizzazione dei lavori, fanno slittare la seduta del Consiglio regionale. L’assemblea avrebbe dovuto discutere il disegno di legge sulla revoca degli attuali amministratori delle Province, anche se una parte dell’opposizione ha chiesto che venisse inserita come primo punto all’ordine del giorno la risoluzione della commissione di inchiesta sulla vicenda dell’Aias. Una richiesta fatta dal capogruppo di Leu, Daniele Cocco, e che ha portato il presidente, Michele Pais, a convocare una riunione dei capigruppo.
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Le assenze e i rinvii hanno subito fotografato una situazione complicata per i lavori dell’Aula, confermata dal fatto che durante l’incontro con i capigruppo non è stato trovato un accordo su come procedere con i lavori tanto che lo stesso Pais ha deciso di rinviare la seduta a lunedì pomeriggio alle 16.30. Così hanno deciso i capigruppo al termine di una giornata in cui non sono mancate le polemiche. La maggioranza, infatti, ha rifiutato di inserire la vicenda dell’Aias nell’ordine dei lavori a causa dell’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu. Di contro, l’opposizione ha fatto muro sul disegno di legge delle Province rifiutando di ritirare gli emendamenti.
La decisione di rinviare la seduta è destinata a lasciare uno strascico polemico tanto che i primi attacchi arrivano dal centrosinistra che parla di “settimana persa” perché “chi attende dieci mesi di stipendio arretrato non può non vivere questo stop come un atto di menefreghismo o addirittura di ostilità verso quella che è la principale vertenza aperta nella sanità sarda”. L’obiettivo sarebbe stato, infatti, discutere l’argomento dopo i lavori della commissione di inchiesta che “ha chiuso all’unanimità una relazione che, una volta per tutte, fa chiarezza sul passato e inizia a spianare la strada al futuro dei dipendenti Aias e dei loro assistiti. Approvarla oggi in consiglio sarebbe stato un atto di chiarezza e di coraggio politico, anche alla luce dell’istanza di fallimento per insolvenza che verrà discussa martedì dal tribunale civile di Cagliari“.
A stretto giro la replica del presidente della commissione Autonomia, Pierluigi Saiu: “Non prendiamo lezioni da nessuno, in particolare dal Pd, che in questo caso dovrebbe avere il buon gusto di tacere visto come ha governato la Sardegna negli ultimi 5 anni. Detto questo, non succederà più quello che è accaduto oggi. Non lo permetteremo”.
